Le premesse per l’avvio del procedimento ricordano le reiterate violazioni riscontrate dalle forze dell’ordine (19 verbali per il mancato rispetto di Dpcm e ordinanze sindacali relative al contenimento della diffusione del virus Covid-19) e il conseguente decreto del 13 novembre 2020 col quale la Questura ha sospeso le autorizzazioni per 15 giorni. Poi la Prefettura ha sospeso l’attività per 24 giorni, fino al 5 febbraio 2021, ma il decreto e tutte le ordinanze sono state violate dal pubblico esercizio, tuttora sottoposto a sequestro preventivo dal 19 gennaio 2021. Di conseguenza il Comune di Bologna ha ritenuto di intervenire con la revoca delle autorizzazioni e il divieto di prosecuzione dell’attività. Entro dieci giorni dall’avvio del procedimento si possono presentare memorie scritte e documenti. Il termine per la conclusione del procedimento è di 30 giorni dalla notifica.
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