Parma

Il 7 maggio simposio internazionale online “Architectures of Memory”

Organizzato dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma in occasione della presenza del Visiting Professor Uwe Schröeder della Aachen RWTH University

PARMA – Venerdì 7 maggio, con inizio alle 9 su piattaforma Zoom, si terrà il simposio internazionale “Architectures of Memory”. L’incontro, aperto a tutti gli interessati, è organizzato dall’Università di Parma in occasione della presenza in Ateneo del Visiting Professor Uwe Schröeder della Rheinisch-Westfälische Technische Hochschule Aachen RWTH University e si svolge nel contesto del Laboratorio di Sintesi Finale del corso di laurea magistrale in Architettura e Città Sostenibili del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo di Parma.

Il simposio verrà aperto dai saluti di Carlo Gandolfi, coordinatore del Laboratorio di Sintesi Finale del corso di laurea magistrale in Architettura e Città Sostenibili, e dall’introduzione di Uwe Schröeder. Seguiranno gli interventi di Heike Hanada (TU Dortmund University), Renato Rizzi (Università IUAV, Venezia), dello stesso Uwe Schröeder, di Emanuele Fidone (SDS Architettura Siracusa), di Carlo Quintelli (Università di Parma) e di Paolo Zermani (Università degli Studi di Firenze).

Gli studi culturali insegnano che viviamo in un tempo di cambiamento e radicale trasformazione. Si parla molto di “caduta del Moderno”: parallelamente al declino della nostra attenzione verso i processi di modernizzazione, di progresso e di futuri possibili, nuove categorie di “cultura, identità, memoria” emergono. Sempre più frequentemente, osserviamo un più grande interesse nel passato, nelle varie culture e luoghi della memoria, nei problemi della storiografia. Il ricordo dota il passato di presenza, attualizzandolo, rendendolo efficace qui ed ora. Sotto vari aspetti, anche l’architettura è interessata da questa “accoglienza” del passato. L’architettura fonda luoghi della memoria individuale e collettiva. Tra i più antichi ci sono i luoghi funerari e gli edifici sacri. Gli artefatti e le loro storie sono conservati negli archivi e nei musei, i monumenti e i memoriali ricordano gli eventi storici. L’architettura facilita la memoria, ed è essa stessa oggetto della memoria, e la memoria è sempre presente dove l’architettura raggiunge la sua realizzazione. Progettare significa ricordare.

Per collegarsi:

      Zoom Webinar                           https://bit.ly/2PpETLq

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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