L’ossessione per gli oggetti descritta da Walter Benjamin viene sostituita dall’entusiasmo per il processo di interazione. Questo significa che, partendo dall’intuizione dell’Opera Aperta di Umberto Eco, ci troviamo di fronte a un nuovo concetto di autorialità. La scrittura e l’esecuzione musicale non sono più da intendersi come processi puramente intenzionali, ma come processi condotti da una o più persone, fra i quali interagiscono certamente una serie di fattori al momento della definizione delle stesse.
Tali fattori includono l’evoluzione tecnologica e soprattutto l’interazione digitale online, che aprono a nuove questioni come la drammaturgia della rete, l’ascolto della rete, i processi di creazione integrati e il rapporto multimediale tra artisti e pubblico. In una sola parola, siamo di fronte a un fenomeno diffuso che i teorici chiamano, da una decina d’anni ormai, “creatività distribuita”.
Si prenderanno in considerazione durante l’incontro alcune opere emblematiche del repertorio per Voce Sola della seconda metà del XX secolo: Aria di John Cage, Récitation di George Aperghis e Sequenza III di Luciano Berio per comprendere l’evoluzione della Drammaturgia Musicale e della scrittura per voce. Infine un’analisi acustica che mette a confronto le esecuzioni di Cathy Berberian e Barbara Hannigan di Sequenza III di Luciano Berio per comprendere l’evoluzione del gesto vocale tra il XX e il XXI secolo.
Lisa La Pietra è dottoranda in musicologia all’Université Paris 8 sotto la supervisione di Giordano Ferrari, con un inquadramento scientifico all’IRCAM-Centro Pompidou nell’équipe di analisi e sintesi del suono. Visiting researcher in Musicologia presso il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università del Lussemburgo, membro del gruppo di ricerca “Musica e Intelligenza Artificiale” della Fondazione Levi di Venezia e specialista del repertorio vocale del XX e XXI secolo. Lavora sull’evoluzione della pratica e dell’estetica dell’interpretazione vocale e sull’interazione tra la voce e l’intelligenza artificiale (analisi del segnale acustico). Fra le pubblicazioni, le curatele di: Abitare la musica. Cantare l’architettura (Memoria-Meraviglia-Virtualità)”, Solfanelli Editore e Orfeo tra biocapitalismo e proprietà intellettuale. (Etica ed estetica dell’interpretazione vocale), Editoriale scientifica.
Il ciclo di webinar prosegue venerdì 11 giugno con Luca Spadaro, regista teatrale e pedagogo e Direttore artistico del Teatro d’Emergenza di Lugano, che parla di Neuroscienze per attori: dal laboratorio al palcoscenico e venerdì 18 giugno con Andrea Zardi, dottorando dell’Università di Torino, sul tema Visioni cinetiche e pratiche danzanti: sconfinamenti tra danza e neuroscienze.
Per partecipare al webinar del 4 giugno:
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