I diritti umani raccontati da Lidia Ravera, Cecilia Strada e Maura Gancitano il 10 dicembre al Cinema Astra

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Un appuntamento promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità

PARMA – Il 10 dicembre, Lidia Ravera, Cecilia Strada e Maura Gancitano insieme a Chiara De Carli proporranno un viaggio nel nostro tempo guardandolo attraverso il livello di garanzia dei Diritti Umani. L’Assessorato alle Pari Opportunità ha organizzato, nella giornata che celebra in tutto il mondo i diritti umani, una tavola rotonda per raccontare esperienze, desideri, impegni e progetti per le donne e gli uomini che siamo e che saremo.

Il 10 dicembre è la giornata che celebra, in tutto il mondo, i diritti umani, , dalle 18, presso il cinema Astra di P.le Volta,  si incontreranno, per la prima volta, tre donne in dialogo tra loro e con il pubblico.

Lidia Ravera, la scrittrice che ha immortalato la generazione del ’68 italiano, il sogno della fantasia al potere, approda, nei nostri giorni al regime di scambio distorto tra vecchi e giovani, a quella terza terza età dove le donne vengono considerate spesso “merce scaduta”.

L’erede di Gino, Cecilia Strada,che per anni ha presieduto il consiglio direttivo di Emergency, promuovendo campagne e iniziative portate avanti dall’organizzazione umanitaria, farà informazione, controinformazione e testimonianza riguardo ai teatri di guerra, alle migrazioni, agli abusi e alle possibili soluzioni da adottare. Perchè non basta la commozione: servono cure ed azione.

Una giovane filosofa, Maura Gancitano, percorrerà l’identità femminile tra mitologia, tradizioni culturali, sociali e costrizioni familiari attraverso le dinamiche che schiacciano le donne nel ruolo di “brava bambina” e che le allontanano dal diritto umano alla felicità.

I sensi di colpa, gli stereotipi che ci infilano nelle gabbie, i condizionamenti sociali che limitano i nostri diritti, dalla culla alla bara, attraverso un narrazione triplice che può interpretare ciò che ci circonda nella sua complessità. Un’occasione per trovare un dialogo, una via per difendere i diritti degli altri, ma anche per salvare la nostra vita.

“Abbiamo voluto proporre un’iniziativa che tratti tematiche culturali, sociologiche, dinamiche relazionali che riguardano i diritti di tutti attraverso l’occhio sensibile di tre donne diverse per esperienza, impegno e vissuto per accorgerci di ciò che ci manca, per scegliere ciò per cui dobbiamo lottare” spiega Nicoletta Paci Assessora ai diritti dei cittadini del Comune di Parma “E’ un tempo di ripartenza quello che stiamo vivendo. E’ un appuntamento in cui fermarsi a riflettere sul dove siamo arrivati, e capire meglio dove vogliamo e possiamo andare. Farlo insieme sarà un modo per sentirci più vicini e più forti dopo tutte le difficoltà degli ultimi anni. Lo slogan di Parma Capitale della Cultura, “la cultura batte il tempo”, proverà ad aggiungere anche un nuovo impegno oltre il 2021: la cultura batte le discriminazioni e aiuta l’affermarsi dei diritti”.     

Ingresso libero con green pass. Prenotazione APP Parma 2020+21