Rimini

I concerti brandeburghesi di Bach con l’Ensemble Zefiro alla Sagra Musicale Malatestiana

RIMINI – Il ciclo di musica da camera della Sagra Musicale Malatestiana si apre martedì 15 ottobre – ore 21 – con un appuntamento interamente consacrato a Johann Sebastian Bach che vedrà al Teatro Galli l’Ensemble Barocco Zefiro guidato da Alfredo Bernardini impegnato nell’integrale dei Concerti Brandeburghesi.

L’esecuzione a Rimini sarà affidata allo stuolo di solisti dell’ensemble fondato a Mantova nel 1989 e diventato un punto di riferimento in ambito internazionale per il repertorio di musica da camera del ‘700 e ‘800. Da anni Zefiro è ospite nei principali festival di musica e ha effettuato tournée internazionali, riscuotendo ovunque un grande successo di pubblico e di critica. Recentissima la registrazione dei Concerti Branderbughesi in un incisione salutata con grande favore dalla critica internazionale.

Il nome sei concerti composti da Bach deriva dalla dedica al margravio Christian Ludwig di Brandeburgo-Schwedt, fratellastro di Re Federico I di Prussia. Il titolo originale in francese della partitura autografa del 1721 è così indicato: “Six Concerts Avec plusieurs Instruments Dediées A Son Altesse Royale Monseigneur Crétien Louis, Margraf de Brandenbourg… par Son tres-humble et tres obeissant serviteur Jean Sebastien Bach”. “Anche nell’ipotesi – spiega Alfredo Bernardini – che i sei concerti non siano stati scritti in un arco di tempo circoscritto, rimane comunque chiara la volontà di Bach di raccoglierli assieme per formare un’opera coerente. Una coerenza costituita proprio dalle loro varietà. Una coerenza basata non sulla similitudine ma sulla differenza. I sei concerti infatti sono una summa delle possibilità più disparate di trattare la forma musicale del Concerto. L’ascolto di tutti e sei i concerti dà una sensazione di varietà e ricchezza di colori senza pari, consentendoci di apprezzare quasi tutti gli strumenti dell’epoca ed anche le caratteristiche di tutti i principali stili europei. In questi concerti si rimane ancora una volta stupiti dalla capacità di Johann Sebastian Bach di coniugare pratica artigianale e ispirazione, strutture formali perfette e piacere della sperimentazione e della ricerca, creando nello stesso tempo una musica sublime in grado di incantare gli ascoltatori a distanza di secoli dalla sua composizione”.

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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