Modena

Giorno della Memoria: ricordando docenti e studenti perseguitati

Il sindaco Muzzarelli – il rettore Carlo Alfredo Porro – la prefetta Alessandra Camporota e il presidente della Provincia Giandomenico Tomei

Il programma degli appuntamenti continua tra il teatro, con percorsi realizzati dagli studenti, e l’omaggio alla musica yiddish. Anche un conferenza sugli ebrei di nazionalità straniera

MODENA – Una corona sulla lapide in memoria dei docenti e degli studenti perseguitati a causa delle leggi razziali. Alla cerimonia, che si è svolta ieri, venerdì 27 gennaio, nel Giorno della Memoria, nella sede dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha partecipato anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, insieme al rettore Carlo Alfredo Porro, alla prefetta Alessandra Camporota, al presidente della Provincia Giandomenico Tomei.
Nei prossimi giorni il programma delle manifestazioni promosso dal Comune con Comitato per la storia e le memorie del Novecento e con l’Istituto storico di Modena continua con altre iniziative (www.comune.modena.it).

Sabato 28 gennaio, al Teatro della Fondazione San Carlo, alle 20.30, omaggio alla musica della tradizione yiddish con il Klezmer trio.

Domenica 29 gennaio, alle 15, con il trekking “Camminare la storia” si potranno ripercorrere alcuni luoghi del centro storico di Modena esplicativi per la storia della persecuzione ebraica nel periodo 1938-1948. L’itinerario è adatto a tutte e tutti e partirà da piazza Mazzini, davanti alla Sinagoga. Alle 17.30, al termine del percorso, per chi lo desidera, visita guidata alla mostra “Un altro viaggio in Italia”.

Dal 24 al 31 gennaio, alla Polisportiva Modena est si può visitare anche la mostra documentaria “1938-1940: due difficili anni di scuola”, realizzata dagli studenti del liceo delle Scienze umane Sigonio in collaborazione con Anmig-Associazione nazionale mutilati invalidi di guerra, sezione di Modena.

Tra il 1941 e il 1943 oltre 250 ebrei di nazionalità straniera vissero in provincia di Modena. Dopo l’8 settembre le loro vite corsero un grave pericolo: alcuni riuscirono a fuggire, altri finirono nei campi di sterminio nazisti e non fecero più ritorno. Di questa vicenda si parlerà mercoledì 1 febbraio, alle 18, nella sala Manifattura della Residenza San Filippo Neri, in via Sant’Orsola 58, nella conferenza “Con questo freddo, senza coperte. Gli ebrei stranieri a Modena 1938-1947” di Fabio Montella, ricercatore dell’Istituto storico di Modena.

Domenica 5 febbraio, alle 17.30, nella stessa sala, il programma si conclude con la presentazione del libro di Fabiano Massimi “Se esiste un perdono” (Longanesi 2023).

Fino a domenica 12 febbraio è possibile visitare gratuitamente, nella piazzetta coperta della residenza San Filippo Neri, la mostra “Un altro viaggio in Italia”, alla scoperta dei luoghi della memoria della Seconda guerra mondiale nel nostro Paese, che sarà visitabile a ingresso libero fino a domenica 12 febbraio.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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