BOLOGNA – E’ dedicata alla figura di Arpad Weisz, allenatore ebreo ungherese che portò il Bologna FC a vincere due scudetti (1936, 1937), la mostra “Arpad Weisz, dal successo alla tragedia” che si è inaugurata oggi al Museo ebraico di Bologna (via Valdonica 1/5) nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, fissato ogni anno il 27 gennaio – giorno di liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, nel 1945 – per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Attraverso fotografie, documenti e le tavole illustrate tratte dal volume di Matteo Matteucci “Arpad Weisz e il Littoriale”, si racconta la parabola iniziata negli anni di maggior successo del Bologna FC prima di essere interrotta bruscamente dalle leggi razziali, volute dal regime fascista in Italia nel 1938. Prima la fuga a Parigi, poi in Olanda dove Weisz fu catturato e deportato con la famiglia ad Auschwitz. L’iniziativa è stata presentata da Guido Ottolenghi, presidente Fondazione Museo Ebraico di Bologna, Daniele De Paz e Alberto Sermoneta, presidente e rabbino capo della Comunità Ebraica di Bologna.
La mostra resterà aperta fino al 18 marzo.
http://www.museoebraicobo.it
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