PARMA – Campione a due ruote e anche di coraggio Gino Bartali.
Presso l’Auditorium di Palazzo del Governatore sono proseguite, venerdì 9 febbraio, le iniziative della Giornata della Memoria 2018 con un appuntamento entrato prepotentemente nella storia d’Italia.
Le persecuzioni razziali, ma anche l’orgoglio sportivo del Dopoguerra, e il coraggio degli uomini che vissero quegli anni sono state ripercorse insieme alla vicenda umana di Gino Bartali.
Il ciclista toscano rischiò la vita per salvare quella di circa 800 ebrei perseguitati dai campi di concentramento, usando la sua bicicletta, il sellino, e i tubi del telaio per nascondere documenti falsi. Fece passare i tragitti verso la tipografia clandestina di Assisi come allenamenti e sfruttò la sua fama per passare senza perquisizioni ai posti di blocco.
Una storia quella del Giusto Bartali sconosciuta per tanto tempo. Il campione spesso infatti diceva “Il bene si fa ma non si dice”. Il Comune di Parma, assessorato alla Partecipazione e diritti dei Cittadini, in collaborazione all’Istituto Giordani ha offerto un’iniziativa per portare alla luce una pagina della nostra storia che è dovere di tutti ricordare.
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