Gender Bender: 3-6 novembre a Bologna

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BOLOGNA – Prosegue a Bologna la 21° edizione di Gender Bender, il festival che ospita ogni anno artiste e artisti da tutto il mondo per esplorare gli immaginari culturali e artistici legati al corpo e al genere, creato e diretto da Daniele Del Pozzo, in co-direzione con Mauro Meneghelli e prodotto dal Cassero LGBTI+ Center di Bologna.

Venerdì 3 novembre il cartellone della sezione danza si apre alle 19 ad AtelierSì (Via S. Vitale, 69) con Nulle part est un endroit, la conferenza danzata della performer francese Nach, che racconta la storia e mostra i  movimenti del krumping, dirompente danza urbana nata nei sobborghi di Los Angeles come forma di protesta della comunità afro-americana. Dal freestyle alla boxe, il krumping è un ibrido di varie forme di espressione e incorpora le violenze e le discriminazioni subite dalla comunità afro per liberarsene attraverso il movimento (in replica domani alle 21.00). Alle 21 appuntamento al teatro DAMSlab (Piazzetta Pasolini) con Pas de deux, lo spettacolo degli italiani  Jari Boldrini e Giulio Petrucci. Vincitore di DNAppunti Coreografici 2021, il progetto rilegge in chiave contemporanea le relazioni classiche del passo due, reinventandole su un’incalzante musica elettronica (in replica domani stessa ora).

La sezione cinema si apre alle 20 (Cinema Lumière, piazzetta Pasolini) con Le Paradis (Belgio-Francia, 2023), il film di Zeno Graton che racconta l’amore tra due adolescenti, Joe e William, in un centro di detenzione minorile. Poi alle 22 appuntamento con Queendom (Stati Uniti-Francia, 2023) il film della  regista Agniia Galdanova che per quattro anni ha seguito la vita di Gena, eccentrica e coraggiosa artista queer russa, che con i suoi look e le sue performance si aggira per le strade di Mosca incurante della folla e delle possibili ripercussioni delle autorità.  Per le sue forti azioni di protesta contro la guerra in Ucraina, Gena  è stata costretta ad abbandonare la Russia. Tra documentario e racconto visionario, il film fornisce una fotografia nitida di cosa significhi essere un’artista queer nella Russia di Putin. Entrambe le proiezioni si tengono al Cinema Lumière (piazzetta Pasolini, 2/b).

Il programma degli incontri prevede alle 18.30 al Das (via del Porto, 1/2 ) la presentazione del libro Vive! di  Alessandra Sarchi, in conversazione con Samanta Picciaiola. Le eroine della letteratura occidentale, da Didone a Ofelia, da Francesca da Rimini a Madame Bovary, sono figure per lo più tragiche e condannate ad un destino luttuoso, quasi sempre partorito dalla penna di uomini. In questo libro, edito per HarperCollins, Sarchi decide di salvare alcune delle donne più famose della letteratura dal loro destino fatale.

Dalle 23.30, infine,  si festeggia al Cassero LGBTI+ Center  (via Don Minzoni, 18) con il party VAKKA: Be your own Basilisk.

Sabato 4 novembre la sezione danza mette in programma alle 17 al DOM la cupola del Pilastro (via Alfredo Panzini, 1/1) I’ll do, I’ll do, I’ll do, lo spettacolo di Dewey Dell (Italia) che porta in scena un rito estatico che riprende l’immaginario del magico e violento sabba demoniaco (in replica domani stessa ora).

Alle 21 ad AtelierSì (via S. Vitale, 69) la replica di Nulle part est un endroit, la conferenza danzata della performer francese Nach. Lo spettacolo è preceduto, dalle 14 alle 17 sempre ad AtelierSì, dal workshop Krump! Initiation et transversalité, tenuto dalla stessa Nach e dedicato alla disciplina del krumping. Alle 19 al DAMSLab (piazzetta Pasolini) replica Pas de deux, lo spettacolo degli italiani  Jari Boldrini e Giulio Petrucci.

La sezione cinema si apre alle 20 con All the Colours of the World are Between Black and White (Nigeria, 2023), il film di Babatunde Apalowo che racconta la tormentata storia d’amore tra Bambino e Bawa, due ragazzi che vivono a Lagos, in Nigeria,  e che attraverso la passione per la fotografia scoprono di provare l’uno per l’altro sentimenti e desideri che in quel paese sono ancora tabù. Alle 22 appuntamento con The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe Who Lived for Twenty and Eight Years all Alone on an Inhabited Islandvand Said It Was His (Belgio, 2023) il film Benjamin Deboosere, sovversivo e irriverente, che riscrive la storia di Robinson Crusoe e del mito colonialista dell’uomo bianco portatore di civiltà in una terra di cui si appropria. Entrambe le proiezioni si tengono al Cinema Lumière (piazzetta Pasolini, 2/b). Dalle 23.30 si festeggia al Cassero LGBTI+ Center  (via Don Minzoni, 18) con il party Pussy Galore.

Domenica 5 novembre è il giorno di Transgen(d)erational: appuntamento alle 16 nella Sala Conferenze del Mambo (via Don Minzoni 14, ingresso libero) con un incontro non frontale dedicato al mondo del disegno per sottolineare il ruolo dei comics nella costruzione degli immaginari queer e di genere. Alla  tavola rotonda partecipano giovani illustratrici e illustratori: Gianluca Ascione, Francesco de Conno, Cristina Portolano e Alec Trenta. In conversazione con loro, Guido Balzani ed Elettra Stamboulis. Moderano l’incontro: Viviana Gravano e Alessandro Tollari.

La sezione danza del festival si apre  alle 17 al Dom la cupola del Pilastro (via Alfredo Panzini, 1/1) con la replica di  I’ll do, I’ll do, I’ll do, lo spettacolo di Dewey Dell (Italia). Alle 18 al Das  (via del Porto, 11/2) va in scena Irene, l’assolo di Alessandro Marzotto Levy vincitore di DNAppunti Coreografici 2022, che esplora le sensazioni che il corpo prova davanti alla perdita. Alle 19.30 al DAMSLab (piazzetta Pier Paolo Pasolini) è in programma  Lampyris Noctiluca, lo spettacolo di Aristide Rontini: con una danza politica che indaga criticamente la conformità ai modelli, Rontini porta in scena il suo corpo in dialogo con l’eredità di Scritti Corsari di Pasolini, in cui l’intellettuale usa la metafora della “scomparsa delle lucciole” per una forte critica al conformismo. Il solo fa parte del progetto Rifrazioni, vincitore del bando ministeriale per l’accessibilità dello spettacolo dal vivo (in replica domani, 18.30).

Per la sezione cinema, appuntamento alle 20 al Cinema Lumière (piazzetta Pasolini, 2/b) con Big Boys (Stati Uniti, 2023), il film di Corey Sherman sulla scoperta del corpo e della sessualità.

Lunedì 6 novembre due repliche in programma nella sezione danza: alle 18.30 al DAMSLab (piazzetta Pasolini)  Lampyris Noctiluca di Aristide Rontini e alle 20 al Das  (via del Porto, 11/2) Irene di Alessandro Marzotto Levy.

Per la sezione cinema, appuntamento alle 20 al Cinema Lumière (piazzetta Pasolini, 2/b) con O Acidente (Brasile, 2022) di Bruno Carboni: partendo da un’esperienza autobiografica, il regista sfrutta l’intreccio fortuito di due esistenze per indagare le possibilità di cambiamento generate dall’empatia.

Fino all’11 novembre è visitabile la video installazione onirica di Oona Doherty e Luca Truffarelli, Hunter filmed (ingresso gratuito, DAS, dalle 15 alle 21, via del Porto, 11/2).  Prosegue fino al 19 gennaio 2024 I want you to know my story, la mostra fotografica dell’artista statunitense Jess T. Dugan (Spazio Labò, Strada Maggiore, 29. Chiusa sabato e domenica).

Infine, resta allestita fino al 5 novembre la mostra fotografica A corpo libero. Esplorazioni sul desiderio di Blubanana Studio a cura di CDH e Gruppo Elettrogeno (ingresso gratuito, CostArena, dalle 16 alle 20, via Azzo Gardino, 48).

Gender Bender è prodotto dal Cassero LGBTI+ Center.

Con il patrocinio di: Ministero Italiano della Cultura – Direzione generale Cinema e audiovisivo, Regione Emilia-Romagna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

È realizzato con il contributo di: Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura, Comune di Bologna, Ministero Italiano della Cultura, Fondazione Del Monte di Bologna e di Ravenna, Coop Alleanza 3.0, Fondazione Unipolis, Hera, Legacoop Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione Nuovi Mecenati, Idros, Busker.

Gender Bender è riconosciuto come festival di qualità da EFFE Festival for Europe, Europe for Festivals.

Per info:

https://genderbender.it/

Ufficio stampa:

Anna Maria Manera

Vincenzo Branà

A GENDER BENDER LA DANZA DI STRADA DI NACH E QUELLA POLITICA DI ARISTIDE RONTINI

AL LUMIÈRE IL DOCUFILM SU GENA, ARTISTA QUEER NELLA RUSSIA DI PUTIN

Appuntamenti in evidenza:  

  • Venerdì 3 novembre 2023 – DANZA

Nulle part est un endroit – Nach

ore 19 – AtelierSì, via San Vitale, 69

Queendom di Agniia Galdanova

ore 22 – Cinema Lumière, piazzetta Pasolini

  • Domenica 5 novembre 2023 – DANZA    

Lampyris Noctiluca di Aristide Rontini

ore 19,30 – DAMSLab, piazzetta Pasolini