‘Ferrara tra le due guerre: storie e racconti’ in un ciclo di sei conferenze

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Lunedì 11 dicembre alle 21 incontro con Anna Quarzi nella sede di ISCO (vicolo Santo Spirito)

castello foto storicaFERRARA – Lunedì 11 dicembre alle 21 si terrà nella sede dell’Istituto di storia contemporanea-ISCO, in vicolo Santo Spirito 11 a Ferrara (e non al Museo del Risorgimento e della Resistenza temporaneamente inaccessibile a causa dei lavori a palazzo Diamanti), il secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicati a “Ferrara fra le due guerre: storie e racconti” con la conferenza di Anna Quarzi dedicata a “La cultura a Ferrara: le sue istituzioni e i giornali”.

L’ingresso è libero.

È stata dedicata alle complesse vicende che hanno caratterizzato il periodo a ‘Ferrara fra le due Guerre mondiali e il Ventennio fascista’ la conferenza della responsabile del Museo civico del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara Antonella Guarnieri, svoltasi martedì 14 novembre alle 21 nella sede del museo, in corso Ercole I d’Este 19.

L’incontro ha dato il via a un ciclo di sei conferenze, aperte liberamente al pubblico, fino al 6 marzo 2018, su “Ferrara tra le due guerre: storie e racconti”, organizzato dal Museo civico in collaborazione con l’Istituto Gramsci e l’Istituto di Storia contemporanea di Ferrara.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

Raccontare Ferrara tra le due guerre, evidenziandone le caratteristiche politiche, sociali ed economiche che l’hanno caratterizzata in un ventennio ricco di cambiamenti, in certi casi drammatici ed epocali, nel veloce arco di una conferenza è certo impegnativo.

Alla base dell’incontro l’ormai pluridecennale impegno della storica Antonella Guarnieri, responsabile del Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara, nello studio del fascismo estense. Un fascismo locale che, alla luce delle ricerche, mostra con evidenza una caratteristica paradigmatica, che lo rende fondamentale per comprendere le vicende della presa di potere di Mussolini e del suo partito.

La conferenza, che martedì 14 novembre alle 21 ha aperto il ciclo di sei incontri “Ferrara tra le due guerre: storie e racconti” che il Museo del Risorgimento ospita nella propria sede in corso Ercole I d’Este 19, organizzati in collaborazione con l’Istituto Gramsci e con IscoFe, cercherà di fornire un quadro storico di base della Ferrara di quegli anni, dallo squadrismo agli anni Trenta, nei quali la cultura la fa da padrona all’interno del progetto estense balbiano, dalle leggi razziali all’entrata in guerra, sino ai drammatici eventi del biennio resistenziale.

È stato l’inizio di un percorso che vedrà alternarsi Anna Quarzi che si occuperà del rapporto tra istituzioni e cultura (11 dicembre 2017 alle 21), Dario Favretti degli aspetti musicali della Ferrara di quel periodo (24 gennaio 2018 alle 21), Silvana Onofri della “Indimenticabile mostra del ’33” (6 febbraio 2018 alle 21), Claudio Cazzola di Michelangelo Antonioni (20 febbraio 2018 alle 21) ed infine, Micaela Rinaldi del rapporto di Giorgio Bassani con la realtà storica che caratterizza la sua produzione artistica (6 marzo 2018 alle 21).

Per informazioni sugli incontri: segreteria Museo del Risorgimento e Resistenza telefono 0532 244922 o biglietteriamrr@comune.fe.it; https://museorisorgimentoresistenzaferrara.wordpress.com/

Ciclo di conferenze “Ferrara tra le due guerre: storie e racconti”
Museo Risorgimento e Resistenza, corso Ercole I d’Este 19, Ferrara

PROGRAMMA:

14 novembre 2017 alle 21
Antonella Guarnieri
“Ferrara fra le due guerre mondiali e il Ventennio fascista”

11 dicembre 2017 alle 21 (ISCO – via S. Spirito 11)
Anna Quarzi
“La cultura a Ferrara: le sue istituzioni e i giornali”

24 gennaio 2018 alle 21
Dario Favretti
“La musica a Ferrara fra le due Guerre mondiali”

6 febbraio 2018 alle 21
Silvana Onofri
“L’indimenticabile mostra del ’33”

20 febbraio 2018 alle 21
Claudio Cazzola
“Michelangelo Antonioni: “Strada a Ferrara”

6 marzo 2018 alle 21
Micaela Rinaldi
“Bassani e Ferrara: tra realtà storica e finzione romanzesca”

(Foto di Walter Segantini per gentile concessione di Giuseppe Tassinari)