Il telefono, infatti, collegato ad iCluod tramite internet, inviava periodicamente al Pc del reale proprietario i “selfie” che il giovane si scattava. Dopo averlo raggiunto, gli agenti hanno chiesto di svuotare le tasche e aprire lo zaino che aveva con sé, rinvenendo l’apparecchio. L’Iphone presentava l’alterazione del codice Imei stampigliato sul retro cui era sovrapposto uno nuovo per sfuggire a un eventuale controllo. Smascherato il tentativo di contraffazione tramite la strumentazione di verifica dei falsi documentali, in possesso della pattuglia della Polizia Municipale, si è risalito al possessore reale. Il giovane extracomunitario, non colpevole di furto ma di ricettazione, è stato così denunciato e il telefono recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario.
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