Rimini

Evasione fiscale, Rimini tra i Comuni più virtuosi in Italia per la compartecipazione all’attività di accertamento

RIMINI – Ammonta a circa 236mila euro la somma riconosciuta al Comune di Rimini per la compartecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo per il 2018, cioè il “riconoscimento” per le segnalazioni qualificate dei Comuni e che danno poi luogo ad accertamenti. Secondo la tabella pubblicata sul sito della Direzione centrale per la finanza locale, Rimini risulta uno dei Comuni capoluoghi tra i più virtuosi in Italia (tra i primi dieci per trasferimento riconosciuto) e in Regione, dove è secondo solo a Modena (245mila euro). Cifre molto distanti da quelle riconosciute agli altri capoluoghi (Bologna 76mila, Cesena 31mila, Forlì 1,6 mila, Ferrara 46mila, Piacenza 2,8 mila, Parma 50mila, Ravenna 14mila). Un dato che posiziona Rimini come una delle città in controtendenza rispetto all’andamento nazionale: dal report diffuso dal Ministero e ripreso dal quotidiano economico Italia Oggi, emerge che per il 2018 la premialità complessiva si è attestata a poco più di 11 milioni (11.406.176,25), in riduzione rispetto ai circa 13 milioni dei due anni precedenti.

“Un dato che testimonia la difficoltà degli enti locali a portare avanti iniziative mirate a contrasto del fenomeno dell’evasione fiscale e la costante riduzione del numero di segnalazioni qualificate. Da questo punto di vista Rimini negli ultimi anni si è distinta in positivo e anche quest’anno si conferma tra le più attive in Italia per segnalazioni e per riconoscimento di quota di trasferimenti. Questo è possibile grazie ad un’attenta e coordinata attività di recupero condotta in collaborazione con i vari organismi competenti che ci ha portato dal 2016 ad oggi a recuperare crediti complessivi per oltre 21,8 milioni di euro – commenta l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini – Attraverso modifiche ai Regolamenti comunali e il lavoro sinergico dei vari uffici dell’Amministrazione con AUSL, Ispettorato provinciale del Lavoro, Agenzia delle Entrate e grazie a nuove dotazioni e sotware informatici innovativi, siamo in grado di portare avanti ricerche e meccanismi di recupero sempre più efficaci e sempre più celeri. Ma questi risultati sono possibili solo perché alla base c’è la volontà, dichiarata più volte e sulla quale non abbiamo mai indietreggiato, di mettere in campo ogni possibile azione per fronteggiare e sradicare un fenomeno immorale, le cui conseguenze ricadono sulle spalle di chi paga regolarmente i tributi”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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