Parma

Ernst Grube al Paganini per il Giorno della Memoria 2020

“Una voce per Terezin”, l’incontro con il sopravvissuto al campo di concentramento di Terezin

PARMA –  Oggi, all’Auditorium Paganini, nell’ambito delle iniziative per il Giorno della Memoria, Ernst Grube ha incontrato il pubblico per raccontare la sua esperienza a Terezin.

L’appuntamento, che ha visto l’Auditorium gremito di ascoltatori, per la maggior parte ragazzi e alunni delle scuole cittadine, è stato organizzato dal Centro studi movimenti con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Parma e della Regione Emilia Romagna.

La toccante testimonianza di Ernst Grube è stata introdotta dai ringraziamenti e dalla presentazione dell’assessore alla Cultura Michele Guerra, di Margherita Becchetti del Centro Studi Movimenti e da Matthias Durchfeld dell’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea di Reggio Emilia.

Ernst Grube nasce nel 1932 a Monaco di Baviera, un anno prima della salita al potere, in Germania, di Adolf Hitler. Due anni dopo, nel 1935, entrano in vigore le leggi razziali che, ad esempio, proibiscono il matrimonio ed ogni relazione sessuale tra i cosiddetti cittadini di sangue tedesco ed ebrei. L’infanzia di Ernst diventa difficile: lui è figlio di un padre cristiano-luterano e di una madre ebrea e questo lo rende un mischling, un mezzo-ebreo, un meticcio.

Nel 1938, dopo la Notte dei cristalli ‒ quando in tutta la Germania centinaia di ebrei vengono assassinati e migliaia di sinagoghe distrutte ‒ la famiglia Grube perde la propria abitazione e Ernst deve vivere per alcuni anni in un orfanotrofio.

I nazisti non sanno come fare con le famiglie come quella di Ernst Grube: suo padre, considerato ariano, si rifiuta di divorziare dalla moglie e di abbandonare i figli. Intanto, con la guerra, i nazisti, aprono nuovi campi di concentramento: nel 1939 il campo per donne a Ravensbrück, nel 1940 il campo di Terezin, vicino Praga, a cui si aggiunge, l’anno dopo un campo di raccolta e transito per ebrei. Da lì partono molti treni per il campo di stermino di Auschwitz. Dopo anni di emarginazione e umiliazioni, nel febbraio 1945, anche Ernst viene deportato a Terezin.

Info: centrostudimovimenti@gmail.com

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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