MODENA – Co-programmazione e coprogettazione sono i nuovi strumenti cardine su cui basare il rapporto tra enti locali e terzo settore così come è delineato dal nuovo Codice del Terzo Settore.
L’analisi degli strumenti che il Codice prevede come forme di collaborazione fra enti locali e terzo settore trattandone presupposti, motivazioni, casi d’uso, contenuti, procedure e modalità applicative sarà al centro dell’incontro da remoto in programma mercoledì 24 marzo alle 18. L’appuntamento rivolto sia ad amministratori e funzionari pubblici sia a rappresentanti del terzo settore, è organizzato dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Modena con la collaborazione degli assessorati di Carpi e Soliera.
Dopo i saluti dell’assessora Roberta Pinelli interverranno Andrea Ciarini professore dell’Università La Sapienza di Roma e Gianfranco Marocchi direttore della Rivista “Impresa Sociale” e vice-direttore del sito “Welforum.it”
“L’incontro – chiarisce l’assessora Pinelli – intende costituire un’occasione per approfondire la conoscenza e contribuire a risolvere dubbi sull’utilizzo di strumenti destinati ad affiancare quelli già presenti nel sistema degli affidamenti dei servizi sociali. Si tratta di opportunità che possono contribuire a innovare il welfare attraverso un apporto qualificato, nella programmazione e progettazione delle attività del Comune, degli enti senza fini di lucro che operano sul territorio per il benessere della collettività fornendo servizi e sviluppando progetti di tipo sociale”.
L’incontro, intitolato “Enti Locali e Terzo Settore: una nuova stagione dopo il Codice”, si svolgerà on line: per iscriversi occorre inviare una e-mail (assessorato.politichesociali@comune.modena.it) entro lunedì 22 marzo indicando nome, cognome, ente di appartenenza e indirizzo di posta elettronica.
Il Nuovo Codice del Terzo Settore risale al 2017, ma per la piena operatività si è dovuta attendere l’introduzione del Registro Unico Nazionale che sta avvenendo a seguito del decreto ministeriale dello scorso autunno. Il codice prevede il riordino e la revisione organica della disciplina speciale e delle disposizioni vigenti in materia; identifica e qualifica gli enti del Terzo Settore; qualifica l’attività di volontario e volontariato; istituisce il registro unico nazionale; ridefinisce i rapporti con Enti Pubblici e ridisegna il regime fiscale degli enti. Una parte è dedicata poi in modo specifico ai rapporti tra Enti Pubblici e del Terzo Settore, oggetto dell’incontro del 24 marzo con l’analisi degli strumenti previsti dagli articoli 55 e 56.
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