Emergenza Coronavirus e buoni spesa

81

Fabbri: “Sindacati all’attacco perchè tuteliamo i ferraresi, sbagliato fare demagogia in piena emergenza”

FERRARA – “Mentre ristoratori, baristi, parrucchieri e tanti altri lavoratori rischiano di non farcela, a causa dei tempi lunghissimi sulle riaperture imposti dal governo Conte, sostenuto non dimentichiamolo dal Pd e dal M5S, i sindacati pensano a portare in tribunale il Comune di Ferrara perché ha scelto di destinare i Buoni Spesa ai ferraresi danneggiati dal lockdown, invece che agli immigrati irregolari e ai richiedenti asilo. Come sindaco, ma anche come cittadino, sono perplesso da questa posizione assunta, addirittura in Tribunale, da parte di chi dovrebbe tutelare chi lavora e invece preferisce insistere, in questo momento drammatico, su posizioni ideologiche che finiscono per nuocere alla collettività”.

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, interviene sull’udienza che si terrà il prossimo 30 aprile 2020, presso il Tribunale di Ferrara per determinare l’urgenza relativa alle cause intentate da Asgi, Cgil, Cisl, Uil e Associazione Culturale Umanità relative ai criteri di assegnazione dei Buoni Spesa.

“Abbiamo deciso di mettere dei paletti alle assegnazioni dei Buoni Spesa con uno scopo ben preciso così come prevedeva il decreto di assegnazione: aiutare in modo concreto i lavoratori danneggiati dal lockdown e far arrivare questi aiuti a persone che non usufruiscono di altri aiuti o sussidi – spiega il sindaco -. Sbandierare il termine ‘discriminazione’ per fare propaganda politica, sapendo bene che alle categorie dei richiedenti asilo in particolare vanno già consistenti aiuti da parte del nostro welfare, è molto grave in un momento difficile come questo. Soprattutto da parte di chi dovrebbe essere invece garante dei diritti di tutti, come le sigle sindacali”.

Evidentemente “non è bastata l’amara sorpresa dei giorni scorsi, quando i nostri uffici, grazie a verifiche interne hanno scoperto che due degli immigrati che hanno intentato causa per discriminazione, avevano in realtà già ottenuto dal Comune i buoni spesa – sottolinea il Sindaco -. Nonostante questo, infatti, Cgil Cisl e Uil cercano ancora di demolire, con un’altra causa in rappresentanza di altri immigrati, il nostro tentativo di tutelare chi fino ad oggi ha retto con il proprio lavoro e le proprie fatiche il sistema economico della città”.

Il sindaco sottolinea che “è chiaro che nessuno nella nostra città verrà lasciato indietro e non ci siamo mai rifiutati di prestare aiuto e soccorso ai bisognosi, ma esistono tanti diversi strumenti di sostegno dedicati agli immigrati senza permesso di soggiorno di lunga durata (unica categoria esclusa dalle assegnazioni) e sarebbe sbagliato destinare a loro anche i Buoni Spesa da emergenza sanitaria”.

Intanto, lo scorso 24 aprile, si è conclusa l’opportunità per i cittadini di fare richiesta dell’assegnazione dei buoni attraverso le linee telefoniche dell’Asp: le famiglie raggiunte sono state 2.963, alle quali sono stati assegnati complessivamente 33.069 tagliandi per un ammontare totale di 661.380 euro e gli uffici stanno valutando le modalità di assegnazione della somma rimanente.

Tra le famiglie che hanno ottenuto o tagliandi i cittadini italiani sono stati 2424, i cittadini Ue 182, i cittadini extra Ue 281 e i titolari di carte di soggiorno 50. Per quanto riguarda agli aspetti lavorativi i cassa integrati sono 945, i disoccupati sono 170, i lavoratori senza ammortizzatori sociali 524 stagionali 123. La maggioranza degli assegnatari sono donne.