Modena

DPCM, delegazione di realtà associative ricevuta in municipio

Gli assessori Baracchi e Bortolamasi hanno incontrato rappresentanti di associazioni che chiedono al Governo di ripensare le chiusure per Covid di sport, scuola, cultura, spettacolo

MODENA – Ascoltare, confrontarsi, verificare insieme tutto quello che si potrà fare, nel rispetto delle gerarchie istituzionali, per andare incontro alle richieste e trovare soluzioni.

È la linea che il Comune di Modena persegue di fronte alle critiche provenienti dal mondo di sport, cultura, scuola e spettacolo all’ultimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri in tema Covid-19, da parte di differenti gruppi sociali e professionali. Una linea che anche nel pomeriggio di oggi, martedì 27 ottobre, è stata ribadita dagli assessori Andrea Bortolamasi (Cultura e Politiche giovanili) e Grazia Baracchi (Istruzione e Sport) in un incontro in Municipio con una delegazione di associazioni, prima di una manifestazione in piazza Grande convocata alle 18 da un gruppo di genitori. A parlare con i due assessori, insieme con un delegato dei genitori, i rappresentati di associazioni aderenti alla dimostrazione: Arci, Uisp, Acli, Acli spettacolo, Cgil scuola, Cgil spettacolo. Articolazioni della società modenese legate a cultura, scuola, sport, sociale che chiedono di non essere richiuse, auspicano più scuola in presenza, possibilità di condividere spazi in sicurezza, e si aspettano attenzione per il loro ruolo.

A margine dell’incontro, con l’impegno comune a proseguire insieme in un percorso, l’assessora Baracchi ha ricordato come nessuno pensi di trascurare l’emergenza.

“La pandemia non è finita – ha detto – e chi lo dice si qualifica da solo. Ci deve essere responsabilità individuale e collettiva, ma chiediamo attenzione per questi spazi di socialità che si sono impegnati a osservare con scrupolo le indicazioni sanitarie stabilite dai decreti”.

Sul valore della socialità che contraddistingue Modena si è invece soffermato l’assessore Bortolamasi, il quale ha sottolineato che: “Siamo consapevoli che il prezzo che la nostra comunità rischia di pagare è alto. Modena è forte della coesione sociale che deriva anche dall’avere molti spazi di socialità legati proprio allo sport, alla cultura, alla scuola e allo spettacolo. Luoghi e settori che, lo ribadiamo, significano lavoro. Reciderli può significare danneggiare il nostro vitale senso di comunità e i nostri stili di vita positivi”.

Condividi
Pubblicato da
Roberto Di Biase

Articoli recenti

Giornata della donna: programma delle iniziative

L’apertura lunedì 4 marzo con la mostra “Non chiamiamole maestrine!”, lo spettacolo per tutti e…

6 ore fa

Un “Arcipelago delle donne” per celebrare l’8 marzo

PIACENZA - Si è svolta giovedì 29 febbraio, presso la sala del Consiglio comunale in…

6 ore fa

Storia e pensiero femminile nella Giornata della donna

Lo sguardo e l’opera delle donne nell’educazione, nel lavoro, nella scienza, nello sport, spesso sconosciuti,…

7 ore fa

All’Università di Bologna il 15 marzo incontro sulle Officinali in Emilia Romagna

BOLOGNA - Produttori, operatori del settore, università, istituzioni: tutti insieme a confronto sulle Piante Officinali…

7 ore fa

Seminario “Neuroscienze della vita quotidiana” l’8 marzo al cinema Astra

PARMA - Venerdì 8 marzo, al cinema Astra, si terrà il seminario "Neuroscienze della vita quotidiana:…

7 ore fa

8 marzo. Nasce la prima “banca dati” online delle pari opportunità

In essa saranno raccolti i progetti finanziati dalla Regione per metterli a disposizione dell’intera comunità emiliano-romagnola…

10 ore fa

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy

SOCIAL: Facebook - Twitter