
“Al di là del merito della polemica fra sigle è inaccettabile intimidire, minacciare e insultare una sigla sindacale, come la CGIL, storicamente radicata nel territorio e che si è sempre comportata con correttezza.
In questo delicato periodo storico, e con nubi gravi sul futuro dei lavoratori e della coesione sociale del Paese, queste azioni disgreganti non devono neanche essere pensate, in primo luogo nell’interesse dei lavoratori stessi”.