Bologna

Dehors, modificato il progetto d’area di piazza Santo Stefano

Grazie all’equilibrio degli spazi e degli usi, il nuovo assetto garantirà la tutela dei momumenti e la qualità urbana

BOLOGNA – La Giunta ha approvato il 26 luglio la revisione del Progetto d’area di piazza Santo Stefano. Come già successo per le aree via Righi-Moline e via Belvedere-San Gervasio il Comune introduce il criterio di tutela dei contesti di pregio come elemento centrale nella definizione del futuro assetto della piazza.

I Progetti d’area sono in corso di revisione alla luce delle criticità emerse durante la pandemia con l’obiettivo di rivalutare l’equilibrio degli spazi e degli usi nel centro storico, per assicurare il decoro dei complessi monumentali e di tutti gli immobili demaniali. L’aumento importante della frequentazione non solo turistica, sia di giorno che di notte, richiede infatti una più approfondita progettazione dell’uso degli spazi che garantisca la tutela dei contesti storici e la qualità urbana di cui devono poter godere sia i cittadini sia i visitatori.

Dal 2019 la Giunta aveva adottato per alcune aree del centro delle linee di indirizzo per individuare le porzioni di suolo disponibili per i dehors dei pubblici esercizi, in modo da preservare il decoro urbano e al tempo stesso garantire lo sviluppo commerciale.

Oggi l’accento si sposta sull’interesse pubblico e sul bene primario della preservazione dei contesti di pregio storico e artistico e questo comporta una ridefinizione più puntuale dei progetti d’area, per individuare con esattezza le aree per i dehors, definendo dimensioni, tempi, modi dell’occupazione, senza tralasciare restrizioni specifiche dovute alle primarie esigenze sia di tutela dei contesti storico-architettonici, sia delle principali funzioni della gestione urbana, tra cui la mobilità e la raccolta rifiuti, sia quelle dei cittadini residenti.

Il progetto d’area di piazza Santo Stefano è stato aggiornato quindi per garantire sia la giusta fruizione della visuale sul complesso monumentale sia la possibilità di accedere universalmente ed usufruire dei portici Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’occupazione della strada da parte dei dehors sarà possibile solo su un lato della strada, così come indicato già indicato nel 2020 dalla Soprintendenza.

Le concessioni di dehors quinquennali attualmente in essere decadranno 90 giorni dopo l’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza. I titolari interessati ad occupare le porzioni dichiarate concedibili dovranno presentare una nuova domanda.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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