Rimini

Dalle visite al Faro di Rimini, ai laboratori per studenti sulla spiaggia, dalla passeggiata guidata sul Lungofiume degli artisti, alla visita al mercato ittico

Prendono il via i “BluECOnomy Off Days”

RIMINI – Dalle visite al Faro di Rimini, ai laboratori per studenti sulla spiaggia, dalla passeggiata guidata sul Lungofiume degli artisti, alla visita al mercato ittico, fino al momento del rilascio in mare di una tartaruga, a cura della fondazione Cetacea. Sono più sessanta gli incontri organizzati – da lunedì 6 a domenica 12 novembre – nell’ambito dei “BluECOnomy Off Days”, promossi dal Rimini Blue Lab, il laboratorio riminese che sviluppa le azioni “immateriali” e didattiche intorno ai temi della blue economy, nato nell’ambito della strategia ATUSS e finanziato con fondi europei della Regione Emilia-Romagna.

Il programma della settimana di incontri – co-progettato dal Comune di Rimini in partenariato con Ecomondo, Università degli Studi di Bologna-Campus di Rimini, Tecnopolo di Rimini e in collaborazione con il sistema scolastico riminese e con numerosi attori territoriali pubblici e privati – conta 65 appuntamenti tra seminari, incontri, letture, proiezioni, laboratori in spiaggia e in aula, visite ad Ecomondo e iniziative outdoor, coinvolgendo complessivamente 1500 studenti e propone 27 eventi e proposte culturali dedicate alla cittadinanza e ai visitatori di Ecomondo, con l’obiettivo di sostenere, creare e rafforzare l’anima blu della città di Rimini, promuovendo l’educazione alla sostenibilità, valorizzazione, tutela e gestione virtuosa del mare e dell’ambiente marino come parte integrante e imprescindibile della città.

16 scuole, 60 classi, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, 38 eventi tra seminari, incontri, letture, proiezioni, laboratori, visite ad Ecomondo e iniziative outdoor. Questi i numeri del programma dei “BluECOnomy Off Days” rivolto alle scuole di San Giuliano. Per Rimini Blue Lab la leva educativa è, infatti, il focus principale dell’attività da qui ai prossimi anni, sulla base della consapevolezza che l’istruzione e la cultura svolgono un ruolo centrale nel cambiamento del paradigma verso nuovi comportamenti, valori e professioni.

Alla cittadinanza e ai visitatori di Ecomondo si apriranno, invece, le porte del Faro, cuore luminoso e guida per i marinai, ai protagonisti del racconto nelle visite ai cantieri navali, alla Darsena, al Museo della Marineria e alla parte archeologica del Museo della Città, ovvero dei luoghi che testimoniano la storia della Rimini città di mare. Inoltre, si esploreranno parole, storie e immagini nei documentari presso la Cineteca, e si approfondirà il tema del mare attraverso seminari e incontri culturali dedicati. Nella serata dell’8 novembre sarà inoltre prevista un’apertura straordinaria dei Musei cittadini (Museo Fellini, Museo della Città e Domus del Chirurgo).

Con i “BluECOnomy Off Days”, Rimini Blue Lab apre un percorso che, nei prossimi anni, attraverso un mix di opere pubbliche e azioni culturali ed educative, svilupperà una vera e propria riflessione e co-progettazione urbana sui temi dell’economia verde e blu. Una riflessione che trova nelle scuole un attore privilegiato e che vuole tradursi anche in una governance articolata che valorizzi tutte le energie, urbane e non, che possono contribuire a questo lavoro.

In sostanza, grazie alla nuova strategia urbana ATUSS 2021-27, finanziata con fondi europei dalla Regione Emilia-Romagna, il percorso prevede di accompagnare le opere fisiche che verranno realizzate negli ambiti urbani di San Giuliano Mare e del Porto canale fluviale con azioni che riguardano la necessità di attualizzare, innovare e valorizzare l’offerta turistica e, più in generale, la destinazione riminese. Questo anche allo scopo di rivitalizzare una serie di settori produttivi che, nel mare, trovano la propria alimentazione fondante: dalla pesca al turismo marittimo, dalla cantieristica ai nuovi settori produttivi ispirati alla biomimesi, dall’artigianato del mare alla gastronomia, e a tutte le filiere, anche occupazionali, incrociabili con questi settori fortemente in via di sviluppo. Si tratta di un approccio socio-economico che chiama naturalmente in causa anche tutti i paradigmi contemporanei della innovazione sostenibile: dalla transizione ambientale alla transizione digitale, dalla coesione sociale alla governance.

In allegato sia il programma delle iniziative rivolte alla cittadinanza sia quello delle iniziative con le scuole di San Giuliano

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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