Al centro di ogni incontro c’è un libro, una novità editoriale d’argomento storico, intorno al quale si organizza la discussione alla presenza dell’autore o dell’autrice e di altri esperti/e: una riflessione a più voci che si propone sia di far conoscere più da vicino alla città la ricerca svolta all’interno dell’Ateneo sia, più in generale, di favorire la diffusione della conoscenza storica e delle sue tante potenzialità.
Di seguito il calendario:
L’incontro del 7 marzo è organizzato con il patrocinio del De Cive, il Laboratorio per la storia del pensiero politico dell’Ateneo. Sarà aperto dai saluti di Piergiovanni Genovesi, Diego Saglia, Direttore del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, e Mario Tesini, Direttore di De Cive. A seguire l’autrice Renata Segre dialogherà con i docenti Antonella Barzazi (Università di Padova) e Germano Maifreda (Università di Milano Statale). Modera Elena Bonora, docente dell’Università di Parma.
Una storia della presenza ebraica a Venezia e nella Serenissima Repubblica prima dell’istituzione del Ghetto non era ancora mai stata scritta, in assenza di un’indagine nelle fonti documentarie degli archivi e delle biblioteche. Questo libro, frutto di una ventennale ricerca sistematica, intende smentire il mito di uno stanziamento degli ebrei a Venezia solo dal 1516. L’ambito documentario copre quasi trecento anni (tra metà del Duecento e secondo decennio del Cinquecento), ossia dalle prime sicure presenze di ebrei al loro definitivo insediamento nell’area urbana denominata Ghetto (nuovo), in un periodo particolarmente travagliato della storia veneziana. In questo quadro storico, un rilievo speciale va riconosciuto a Mestre, che, a ridosso del XV secolo, assurse a capitale dell’ebraismo veneto: non solo vi operavano i banchi di prestito feneratizio, ma vi trovarono sede l’unica sinagoga ufficiale, l’ostello e il cimitero. Nessuna di queste testimonianze si è preservata, e la stessa memoria di quella comunità si è presto cancellata. Una vicenda molto simile si è prodotta a Treviso, primario centro ashkenazita, scomparso a fine Quattrocento, a differenza di Padova, sola tra le maggiori e più antiche comunità ebraiche a superare i secoli, senza mai poter contendere la primazia al Ghetto di Venezia.
Il volume ha vinto il premio «Federico Chabod» per la storia medievale, moderna e contemporanea.
Renata Segre, storica dell’ebraismo tra Duecento e Settecento, ha studiato in particolare il Piemonte sabaudo, la Lombardia ducale e lo Stato pontificio; e, in Europa, Francia e Svizzera medievali. Per oltre un trentennio ha diretto la ricerca e l’edizione delle fonti raccolte da Shlomo Simonsohn nelle due serie Documentary History of the Jews in Italy e The Apostolic See and the Jews. In occasione del cinquantenario delle leggi antiebraiche e della Shoah, ha curato la mostra Gli ebrei a Venezia. 1938-1945. Una comunità tra persecuzione e rinascita, con relativo catalogo.
La partecipazione agli incontri è valida come aggiornamento per gli/le insegnanti che si iscriveranno attraverso la piattaforma S.O.F.I.A. (www.istruzione.it/pdgf).
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