È questo lo spirito del bando regionale “GpT – Giovani per il Territorio: la cultura che cura” giunto quest’anno alla sesta edizione.
La misura intende sostenere, nell’arco del biennio 2022-2023, la realizzazione di progetti innovativi di associazioni giovanili dell’Emilia-Romagna per la valorizzazione e gestione di uno o più beni culturali e/o paesaggistici presenti sul territorio regionale, inclusi gli alberi monumentali tutelati a cui è dedicato quest’anno uno specifico ambito di intervento.
A disposizione risorse complessive per 140mila euro: le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 31 agosto 2022 esclusivamente online. I progetti, di durata biennale, concludersi entro il 31 dicembre 2023.
“Si vuole sollecitare le giovani generazioni -afferma l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori– a mettere in atto progetti creativi di valorizzazione e cura dei beni culturali e naturali, in particolare dei beni comuni, che consentano lo sviluppo di una dimensione collettiva, pur con le limitazioni alla vita sociale che oggi si possono presentare, utilizzando modalità innovative di conoscenza, valorizzazione e cura. Puntiamo a sostenere progetti di innovazione culturale e sociale in grado di generare risposte nuove ai bisogni sociali vecchi o emergenti favorendo la collaborazione tra pubblico, privato, terzo settore e cittadini”.
Saranno premiati i progetti che vedranno il coinvolgimento dei Centri per l’educazione alla sostenibilità ambientale (CEAS) della Regione Emilia-Romagna presenti nel territorio interessato. È inoltre incentivata la collaborazione con soggetti locali pubblici e/o privati: associazioni, istituti scolastici, universitari, enti culturali, fondazioni, reti e altre realtà del territorio che a vario titolo possano concorrere alla buona riuscita del progetto.
Il bando
Il costo complessivo stimato di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 10.000 euro pena la revoca del contributo.
Per i ‘Beni culturali e paesaggistici’ 90.000 euro a sostegno di 9 progetti con un contributo pari a 10mila euro ciascuno, mentre per gli ‘Alberi monumentali tutelati’ 50.000 euro per 5 progetti (contributo di 10mila ciascuno).
È prevista anche un’attività obbligatoria di mentoring, formazione e accompagnamento a supporto dello sviluppo dei progetti selezionati.
Le proposte progettuali potranno essere presentate esclusivamente da un’associazione senza scopo di lucro con finalità sociali e/o culturali e/o ambientali, con sede in Emilia-Romagna, formalmente costituita alla data di scadenza del bando, di cui almeno il 50% più uno degli associati abbia un’età compresa fra i 18 e i 35 anni.
Ogni soggetto proponente potrà presentare al massimo un progetto singolo o di rete, in questo caso il titolare della domanda sarà il capofila di una rete di soggetti che si impegnano a collaborare attivamente a tutte le fasi del progetto. Ogni soggetto potrà partecipare come titolare o come componente della rete ad un solo progetto. Lo stesso bene culturale non potrà essere oggetto di più progetti.
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