Corteo degli studenti, la dichiarazione del sindaco Matteo Lepore

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BOLOGNA – Dichiarazione del sindaco Matteo Lepore:

Il Partito Democratico di Bologna e il resto dei partiti della nostra coalizione progressista hanno una solida cultura democratica. Siamo la politica che crede nella responsabilità e nella solidarietà, nei diritti e nella Costituzione. Qui noi abbiamo istituzioni e società civile forti, reattive. Il Comune, l’Università, i Sindacati e il mondo del terzo settore da sempre, infatti, svolgono con rigore il proprio ruolo. Perché a Bologna resiste un diffuso tessuto politico e culturale, plurale e autonomo per fortuna, che nella storia recente e lontana ha saputo mobilitarsi e arginare ogni tentativo di perpetrare la violenza politica, da qualunque lato provenisse destra o sinistra, così come ogni pretesto finalizzato a innescare pericolose escalation. Questo è avvenuto a volte anche a supplenza dello Stato stesso, nei momenti più bui della nostra storia, come ben sappiamo. Quindi noi non accettiamo lezioni, in particolare da una destra di governo che quotidianamente utilizza le istituzioni democratiche per tornaconti di partito e per promuovere una chiara e mirata strategia della tensione, fatta di dichiarazioni volgari, strumentalizzazioni continue, mancanza di leale collaborazione tra istituzioni stesse.

In questi mesi le piazze italiane sono caratterizzate da manifestazioni di vario genere, studenti e pacifisti, agricoltori e trattori, lavoratori e lavoratrici. Piazze sempre più incandescenti. Una dinamica di conflitto che cresce e che dovrebbe preoccupare, prima di tutto perché probabilmente è sintomo di un elevato disagio trasversale a varie fasce sociali del paese, in un contesto internazionale di guerra e blocchi contrapposti.

Bene ha fatto il Presidente della Repubblica Mattarella a richiamarci tutti alla gravità del momento e all’importanza di esercitare i nostri ruoli istituzionali dando l’esempio, per abbassare la tensione invece che acuirla, per ascoltare prima ancora che imporre con la forza. Purtroppo, non mi pare che molti esponenti politici del governo abbiano accolto con favore il suo alto monito. A Bologna, importanti esponenti di destra, di governo e parlamento, passano le proprie giornate a lanciare strali nascondendosi dentro i palazzi del potere che temporaneamente gestiscono. Passano il tempo a invocare e blandire ipocritamente le forze dell’ordine, che invece hanno abbandonato prive di mezzi, prive di uomini, prive di stipendi e di alloggi dignitosi.

Come Sindaco di Bologna ringrazio gli uomini e le donne che indossano la divisa nella nostra città perché stanno svolgendo con professionalità il loro lavoro, come nella giornata di ieri. A loro va la mia vicinanza, a partire dal dirigente della Digos Antonio Marotta colpito.

Da oltre un anno chiedo al Governo di riconoscere concretamente questo sforzo, ma per ora sono rimasto inascoltato. Ecco: si supporti e si riconosca il loro lavoro invece di fare proclami e dare lezioni. Bologna è e resterà una città democratica e indipendente, dove la libertà di manifestare deve essere garantita a tutte e tutti e dove ogni qual volta si è superato il segno il Comune e il Pd hanno sempre preso posizione, come sa bene anche la nostra Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla quale già in passato ho espresso la mia solidarietà quando è stata oggetto di attacchi violenti, tanto quanto è accaduto, lo ricordo, al sottoscritto.

Quando certa destra capirà che nelle istituzioni si sta insieme, allora davvero si potrà dire che avremo una democrazia compiuta nel nostro paese. Per ora li vedo forti con i deboli e deboli con i forti, in particolare quando hanno il braccio alzato nelle piazze romane o sono generali dell’esercito come Vannacci che disonorano la divisa.