Cordoglio per la scomparsa di Angela Romanin

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luttoEMILIA ROMAGNA – ADDIO AD ANGELA ROMANIN, UNA VITA DI IMPEGNO FEMMINISTA CONTRO  LA VIOLENZA SULLE DONNE 

Il Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna saluta Angela  Romanin 

È  difficile  trovare  le  parole  per  scrivere  il  dolore  profondo  dettato  dalla  perdita  improvvisa di un’amica, una collega e una compagna. Ed è ancora più difficile scrivere  questo comunicato, perché molto spesso era proprio Angela a trovare le parole, ad  ascoltare  le  tante  voci  che  compongono  il  Coordinamento  regionale  dei  centri  antiviolenza e a trovare una sintesi.

Come  Coordinamento  dei  Centri  Antiviolenza  dell’Emilia-Romagna  ci  stringiamo  intorno  alla  famiglia  di  Angela  e  alle  socie,  operatrici  e  volontarie  della  Casa  delle  Donne  per  non  subire  violenza  di  Bologna,  che  con  lei  hanno  condiviso  27  anni  di  lavoro  e   di  lotte.  Angela  Romanin  non  era  semplicemente  la   Presidente  del  Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna. Angela è stata per tutte  noi un punto di riferimento, una voce autorevole ma sempre pronta all’ascolto, e una  figura  fondamentale  dell’impegno  femminista  per  combattere  la  violenza  contro  le  donne a livello nazionale ed internazionale.

Angela Romanin è stata una socia storica della Casa delle Donne, con cui ha lavorato  dal 1993. È stata colei che ha formato una generazione di operatrici e di volontarie  che  operano  ed  hanno  operato  alla  Casa  delle  Donne  e  in  buona  parte  dei  centri  antiviolenza della regione. E’  stata portavoce  con le istituzioni per il Coordinamento  dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna, di cui era l’attuale Presidente, per la Casa  delle Donne di Bologna e all’interno della rete nazionale D.i.Re Donne in Rete contro la  violenza. Ha sempre coniugato il lavoro nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza agli  sforzi  di ricerca  e  comunicazione,  nella  convinzione  che  la  costruzione  di  un  sapere  femminista  e  delle  donne  fosse  fondamentale  per  costruire  il  cambiamento  sociale  necessario a superare la violenza di genere.

Come hanno scritto le colleghe della Casa delle Donne di Bologna, “Ha dedicato tutta  se  stessa  per  fare  della  formazione  un  punto  di  eccellenza  della  Casa  delle  donne,  nella convinzione che nel lavoro e nell’esperienza di ciascuna operatrice e volontaria  fosse  custodito  un  sapere  inestimabile  e  degno  di  essere  trasmesso.  Per  questo  sosteneva  che  il  ruolo  della  formazione  dovesse  avere  una  valenza  unitaria  e  trasversale, oltre che politico-strategica, a cui coniugare l’esperienza unica e originale  di ciascuna donna, femminista e operatrice”.

È  proprio  per  questo  che  pensiamo  che  le  parole  giuste  per  ricordarla  siano  quelle  delle  tante  socie,  attiviste  e  operatrici  dei  centri  antiviolenza  del  Coordinamento  regionale. Parole che nascono da esperienze individuali e da voci di singole donne, ma che  si  uniscono  a  creare  un  discorso  comune.  “Angela  è  stata  per  noi  un’amica  carissima,  una  donna  eccezionale,  una  professionista  preparata  e  tenace.  Una  valorosissima  compagna  e  amica.  Una  donna  di  grande  competenza  e  umanità,  un  punto di riferimento per tutte noi. È stata il faro illuminante. Ci ha formate, consigliate  e accolte con competenza e pazienza. Angela non è una persona che si può scordare o  sostituire facilmente. Mancheranno la sua formazione e il suo impegno. Mancherà la  sua rigorosa intelligenza, ma anche la  capacità di sorridere. Mancherà lei. Tutte noi  abbiamo avuto modo di incontrare  Angela  nella nostra  storia  di militanza all’interno  dei  Centri,  tante  volte  ci  siamo  confrontare  con  lei  o  abbiamo  seguito  le  sue  formazioni, abbiamo condiviso le battaglia a fianco e per le donne. Porteremo sempre  con noi il suo ricordo ed il suo esempio.

Vogliamo  ricordare  Angela  e  tutte  le  femministe  che,  come  lei,  negli  anni  hanno  prodotto cambiamenti per le donne grazie anche alle battaglie dei centri antiviolenza.

Sulle strade che hanno intrecciato le nostre vite e la nostra sorellanza continueremo a  sentirla con noi”.