Di seguito, il discorso di apertura della presidente Manca.
“Apriamo la seduta odierna con il ricordo del professor Marco Biagi in occasione del ventesimo anniversario della sua uccisione, avvenuta il 19 marzo 2002 a Bologna, città dove è nato e vissuto e dove è caduto vittima di un attentato terroristico delle Brigate Rosse all’età di cinquantuno anni. Sono molte le iniziative commemorative susseguitesi in questi giorni a Bologna, in regione Emilia-Romagna e non solo, iniziative che onorano la memoria di Marco Biagi e si stringono intorno alla famiglia.
Come Consiglio comunale della sua città è doveroso partecipare alla memoria collettiva, ricordare la sua figura di studioso, docente universitario e giuslavorista. Amante dell’insegnamento e del confronto con gli studenti e i propri collaboratori, che sapeva motivare coinvolgendoli direttamente nella ricerca, nelle molte attività che svolgeva nelle associazioni a cui aveva dato vita, nei giornali con cui collaborava e nelle numerose relazioni internazionali. Dedito a metodi innovativi di ricerca nel campo del lavoro e delle relazioni industriali, ha sempre tenuto presente la dimensione del diritto europeo e comparato, anche attraverso il dialogo diretto con i cultori di esperienze europee ed extraeuropee. Era naturalmente dotato di capacità di dialogo, grazie alla quale riusciva a trasmettere a chiunque, anche ai non addetti ai lavori temi complessi, e avevano altrettanto naturale propensione al confronto.
I prestigiosi incarichi accademici in Italia e all’estero testimoniano la sua fama di studioso appassionato della sua materia. Numerosi incarichi pubblici ricoperti attestano la sua volontà di trovare soluzioni concrete per la tutela dei soggetti deboli del mercato del lavoro. ‘Un riformatore coraggioso’, così definito dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e un esempio per la comunità.
Il sacrificio della vita di Marco Biagi, per aver portato avanti liberamente le proprie idee sull’evoluzione del diritto del lavoro, per accompagnare le trasformazioni economiche e sociali, lo spirito innovativo che lo animava lascia un segno indelebile nella memoria della nostra comunità.
In questo giorno la solidarietà e la nostra vicinanza va ai familiari tutti, vittime di un dolore privato che non si rimargina, eppure capaci di raccogliere l’esempio del professor Biagi nello stile di vita autentico, nel senso di appartenenza alla famiglia e nel mantenere alta la fiducia nello Stato e nelle istituzioni.
Concludo condividendo le parole di Marina Orlandi Biagi: “Gentile Presidente del Consiglio comunale, signor Sindaco, consiglieri tutti, in questi giorni in cui cade il ventesimo anniversario dell’uccisione di mio marito, Marco Biagi, desidero sappiate quanto sia importante e di conforto per noi che continuiate ad onorarne la figura. A tutti il mio grazie, insieme a quello dei miei figli, Francesco e Lorenzo”.
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