“Con la cultura non si mangia (di tutto)” il 27 marzo a Reggio Emilia

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La manifestazione è prevista per sabato alle ore 16.00 in P.zza Martiri del 7 luglio. Realtà culturali, lavoratori dello spettacolo e liberi cittadini uniti in piazza

REGGIO EMILIA – In occasione della giornata mondiale del teatro, la ReteTeatraleRE – rete delle scuole di teatro reggiane che conta tra le sue fila più di duemila tra soci e corsisti -, promuove una manifestazione per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni tutte rispetto la situazione attuale di grave crisi del settore teatrale e culturale italiano.

La giornata mondiale del teatro è un’occasione per ribadire la necessità della cultura all’interno di una società che si voglia definire democratica. Cultura non è decorazione ma una decisiva “funzione che concorre al progresso materiale e spirituale della società”, così come recita l’art.4 della nostra Costituzione e di cui “La Repubblica promuove lo sviluppo” come recita l’art. 9.

L’appuntamento con “Con la cultura non si mangia (di tutto)” – titolo della manifestazione “rubato” dalla campagna di manifesti lanciata da MaMiMò e Collettivo FX nella scorse settimane –  è fissato per sabato 27 marzo alle ore 16.00 in Piazza dei Martiri del 7 luglio a Reggio Emilia. Per rispettare le attuali disposizioni sanitarie e per garantire uno svolgimento in piena sicurezza della manifestazione, gli organizzatori hanno stabilito il tetto massimo di partecipanti in 100 persone. In pochissimo tempo dopo l’annuncio, i posti – prenotabili attraverso la piattaforma Eventbrite – sono andati esauriti. Per questo è stata predisposta anche una diretta Facebook della manifestazione che verrà trasmessa sulle pagine delle realtà aderenti.

La realtà che al momento hanno aderito alla manifestazione sono 20: Centro Teatrale MaMiMò APS, NoveTeatro APS, Teatro dell’Orsa APS – Casa delle Storie, On Art – Teatro San Prospero, Compagnia Teatro del Cigno APS, Quinta Parete APS, Sipario aperto ass. Teatrale, ARS ventuno centro delle arti APS e ASD, ArsComica, Centro Teatrale Europeo Etoile APS, Fnil Bus Theater, Patty Garofalo Liberamente Teatro, Maria Antonietta Centoducati – Circolo degli Artisti “L’artificio”, AltrArte ASD, Matteo Carnevali Teatro, APS Spazio EffeBi 19 – Francesca Bianchi, Ass.ne Le Rane APS, Compagnia Circolabile, Ass.ne Teatrale Sipario Aperto, Ass.ne Culturale 5T

Così recita il manifesto redatto dagli organizzatori “Da più di 12 mesi il mondo della cultura, come molti altri settori con i quali siamo solidali, vive una grave situazione di crisi a causa dei continui stop alle attività dovuti alla pandemia. Il mondo del teatro vuole dare il proprio contributo al rallentamento dell’epidemia da Covid-19 e si è dotato anch’esso di tutti gli strumenti necessari al distanziamento sociale e alla sanificazione per lo svolgimento delle attività in sicurezza. Eppure quando i contagi si alzano i luoghi della cultura devono chiudere, mentre altri settori dell’economia procedono nel normale svolgimento delle loro attività. Perché? La conseguenza di questa scelta è grave. Impatta concretamente sulla vita dei cittadini aumentando il senso di spaesamento, paura, solitudine dovuti alla riduzione delle relazioni sociali e alla chiusura dei presidi culturali, luoghi di incontro e benessere psico-fisico per le persone. Con questa manifestazione la ReteTeatraleRE, che da mesi porta avanti un lavoro di sensibilizzazione ai pericoli di tale situazione, si vede ancora una volta unita per affermare che i cittadini hanno diritto alla cultura e tutte le categorie di lavoratori hanno il diritto al lavoro. Poiché la pandemia si protrarrà per diversi mesi ancora e impatterà per altri mesi sulle attività teatrali, chiediamo alle amministrazioni comunali, regionali e al governo che si impegnino affinché il capitale culturale generato negli anni nei territori non vada disperso e si trovino le adeguate strategie affinché il mondo della cultura possa riprendere il proprio ruolo di servizio pubblico garantendo così il rispetto dell’articolo 9 e dell’articolo 4 della Costituzione.”

Con la cultura non si mangia. La presenza in piazza di realtà culturali, lavoratori dello spettacolo e liberi cittadini serve per dire che con la cultura, invece, si mangia. Il teatro è un’impresa culturale e come tale deve essere riconosciuto. La cultura rappresenta un mestiere per 8 milioni di italiani che dunque rientrano appieno nel sistema economico del paese. Questi lavoratori hanno il diritto di lavorare come gli altri.

Con la cultura non si mangia (di tutto).  La cultura non è un elemento decorativo in una società, ma una componente essenziale all’interno di una struttura democratica: stimola il pensiero, aiuta ad allargare i limiti del proprio sguardo, genera dialogo, facilita l’incontro e quindi tutela il pluralismo delle idee. 

La manifestazione si svolgerà in forma statica. Piazza Martiri del 7 luglio verrà allestita come una vera e propria platea di un teatro, con posti numerati che verranno debitamente assegnati ad ogni partecipante per garantire distanziamento e rispetto dei protocolli anticovid.

A chi si è prenotato per partecipare dal vivo gli organizzatori chiedono di preparare un cartello a forma di fumetto con dentro la risposta alla domanda: “Che cosa ti manca in questo momento?”, di vestirsi con almeno un indumento nero e di portarsi una sedia che, collocata nel posto assegnato, andrà a formare una grande platea all’aperto.

COVID-19: informazioni utili

Siamo in zona rossa: posso spostarmi per venire in piazza?

La manifestazione è consentita all’interno delle attuali restrizioni COVID perché svolta in forma statica. Gli enti competenti sono stati informati e hanno autorizzato l’evento. Ricordiamo che è sempre consentito, anche in zona rossa, spostarsi per recarsi ad una manifestazione. Ciò vale anche per chi non risiede a Reggio Emilia.

Sarà in ogni caso necessario avere con sé la consueta autocertificazione per gli spostamenti. [rif. normativi: art. 10, DPCM 2/03/21 e Circ. Min. Interno 6/03/21]

Come prevenire assembramenti e potenziali situazioni di contagio?

Ognuno dei partecipanti, al momento dell’iscrizione, seleziona il proprio posto su di una cartina: proprio come a teatro! All’arrivo dell’evento le maschere e il servizio d’ordine vigileranno affinché ognuno raggiunga il proprio posto ordinatamente e senza creare assembramenti. La manifestazione si svolge in forma statica: significa che una volta raggiunto il proprio posto, debitamente distante dagli altri, non ci si sposterà.

Durante la manifestazione bisogna indossare la mascherina?

Certo. Anche se all’aperto e a distanza, sarà necessario indossare correttamente la mascherina per tutta la durata della manifestazione.

La capienza massima della manifestazione è di 100 persone e i posti sono già esauriti.

Informazioni e aggiornamenti sulle modalità di svolgimento su: https://bit.ly/Prenotazioni-manifestazione