Commemorato, in piazza Garibaldi, l’eccidio dei “Sette Martiri”

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PARMA – Si è svolta, questa mattina, in piazza Garibaldi, la cerimonia di commemorazione dei “Sette Martiri di Piazza Garibaldi”.E’ stato ricordato il sacrificio dei Partigiani antifascisti fucilati in piazza il 1 settembre 1944 dalla Brigata Nera: Giuseppe Barbieri 30 anni, Vincenzo Ferrari 41 anni, Gedeone Ferrarini 39 anni, Afro Fanfoni 40 anni, Eleuterio Massari 42 anni, Ottavio Pattacini 38 anni e Bruno Vescovi 19 anni.

Al momento hanno preso parte le massime autorità civili e militari, assieme ai parenti delle vittime ed ai rappresentanti delle Associazioni Partigiane, con loro anche lo Dsèvod, al secolo Maurizio Trapelli, maschera legata alla tradizione della città.

E’ stata un cerimonia particolarmente sentita e partecipata. Il Prefetto, Antonio Lucio Garufi, è stato il primo dei relatori ad intervenire ed ha invitato a ricordare e onorare chi è morto in nome della lotta per la libertà. Un appello, il suo, a ritornare ai valori della Resistenza.

Per il Comune di Parma, ha preso la parola il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Tassi Carboni, che ha rimarcato come siano sempre attuali i valori che hanno animato chi si è sacrificato per la libertà e la democrazia. Ed ha invitato a guardare all’eroismo dei Sette Martiri, come esempio nella quotidianità di ciascuno.

Il Presidente Provinciale dell’Anpi, Aldo Montermini, ha rimarcato il valore di una cerimonia particolarmente significativa ed ha introdotto Fatima Negm, giovane studentessa universitaria italiana di origini egiziane, che svolge il servizio civile in Anpi provinciale.

Fatima Negm ha citato Pietro Calamandrei: “Se voi volete andare in pellegrinaggio dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani; nelle carceri dove furono imprigionati; nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione”.

La cerimonia si è conclusa con la declamazione dei nomi dei Sette Martiri.