Commemorato Guido Picelli, a 86 della morte

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L’Ardito che ha unito Parma nell’affrancarsi, da subito, dal fascismo

PARMA – Parma Antifascista si è raccolta in mattinata nell’Oltretorrente, per celebrare l’86mo anniversario della morte di Guido Picelli, nella piazza che porta il suo nome, accanto al busto che lo ricorda.

L’iniziativa a cura di Cgil Parma, Camera del lavoro territoriale di Parma, ha visto i saluti e l’introduzione di Andrea Rizzi, segretario generale della categoria delle nuove identità di lavoro della Cgil Parma e l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale, Michele Alinovi, di Giampaolo Cantoni per la Provincia di Parma ed un’orazione conclusiva di cura di Lisa Gattini, Segretaria Generale Cgil Parma.

La cerimonia ha visto la presenza associazioni antifasciste, Anppia – Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti italiani -, Aicvas – Associazione Italiana Combattenti volontari antifascisti di Spagna -, Anpi Provinciale di Parma, del Centro Studi Movimenti Parma, di Isrec Parma, di Arci Parma, del Consigliere Regionale Matteo Daffadà e Paolo Papotti che ha rappresentato le associazioni antifasciste.

Insieme hanno deposto un omaggio floreale ai piedi dell’effige dell’eroe degli Arditi del Popolo e una corona d’alloro presso la targa di Borgo Pietro Cocconi.

“Ricordiamo come ogni anno l’importante figura di Picelli, quest’anno anche nel centenario delle Barricate e dell’ascesa del fascismo con la Marcia su Roma” ha ricordato Rizzi “Lo sciopero legalitario che in altre parti d’Italia non funzionò, a Parma invece riuscì, perchè una figura come Picelli aveva lavorato per creare unità tra le organizzazioni, i lavoratori, le loro famiglie e gli abitanti dell’Oltretorrente e di Borgo del Naviglio. Questa unione scacciò le camicie nere che volevano impedirlo, che volevano impedire l’opposizione verso chi spadroneggiava bastonando e assassinando. Fu anche parlamentare prima con i socialisti poi con il partito comunista di Gramsci, e poi il confino, quindi l’esilio in Unione Sovietica e infine comandante nella Guerra di Spagna. Noi, ancora oggi lo ricordiamo come guida, sia per la sue gesta di combattente, sia per i suoi ideali di difesa dei lavoratori di tutta Europa per i quali è caduto.”

“Nei cento anni delle Barricate, un momento iconico per la nostra città, questa cerimonia ribadisce il valore dell’antifascismo, che è fondamentale per Parma, città Medaglia d’oro della Resistenza al Valor Militare che orgogliosamente è posta dietro lo scranno del Presidente nella Sala del Consiglio Comunale ” ha sottolineato Michele Alinovi “Parma ha visto in Guido Picelli una guida, un capo popolo nel segno della libertà, che ha saputo tenere insieme, dare un indirizzo per la costruzione di un’Europa libera, unita e antifascista. Anche la Municipalità di Barcellona, si è unita nel ricordo di Parma, per ricordare la militanza vera della sua vita che disse no al fascismo tracciando un filo rosso tra le sue battaglie: l’opposizione alle dittature e al fascismo in qualsiasi forma, e la tutela dei diritti civili, della libertà di opinione, di orientamento sessuale e religioso in un’Europa unita, solidale e libera. “

Era il 5 gennaio del 1936 quando Guido Picelli fu ferito a morte nella battaglia di Guadalajara, dove era al comando del IX° Battaglione delle Brigate Internazionali che si opposero a Franco nella cruenta guerra civile che vide la Spagna repubblicana e libera opporsi alla dittatura. La sua fu una vita contrassegnata nel Dna dall’antifascismo: fu infatti l’anima della leggendaria Difesa di Parma del 1922, durante le Barricate in Oltretorrente, quando 350 Arditi del Popolo, affiancati dalla popolazione, riuscirono a mettere in fuga decine di migliaia di squadristi fascisti, comandati prima da Farinacci e poi da Italo Balbo.  Come deputato socialista, si oppose strenuamente al fascismo fino ad immolare la propria vita nel nome degli ideali di democrazia e libertà. durante la guerra civile spagnola.