Bologna

CNR, Bologna, 400 persone all’evento sull’Agrivoltaico | GreenGo

BOLOGNA – Il workshop “Impianti fotovoltaici nell’ambiente agricolo: ricerca, sviluppi, sinergie“, svoltosi giovedì 8 febbraio 2024 al CNR di Bologna, ha segnato un punto di svolta nell’integrazione tra energia rinnovabile e agricoltura, raccogliendo un’ampia partecipazione tra istituzioni, enti di ricerca, associazioni di settore e operatori del settore energia. Con il patrocinio di Elettricità Futura e AIAS – Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile, l’evento ha visto la partecipazione di oltre 400 iscritti, evidenziando l’interesse verso le sinergie tra due mondi finora ritenuti distanti e l’importanza di un quadro regolatorio chiaro per lo sviluppo dell’energia rinnovabile in ambito agricolo come propulsione per la transizione energetica italiana nel rispetto del meraviglioso territorio della Penisola e per dare una nuova energia all’agricoltura stessa.

L’evento sull’agrivoltaico ha coinvolto:
  • CNR Bologna – partnership, luogo dell’evento
  • Regione Emilia Romagna – Saluti Assessore Vincenzo Colla
  • Confagricoltura Bologna – Intervento Presidente Guglielmo Garagnani
  • Elettricità Futura (Confindustria) – Patrocinio e intervento Presidente Agostino Re Rebaudengo
  • AIAS – Associazione Italiana Agrivoltaico Sostenibile – Patrocinio e intervento Presidente Alessandra Scognamiglio
  • ENEA (- intervento Alessandra Scognamiglio)
  • EURAC – intervento David Moser
  • Engie Italia – Intervendo Brandozzi-Scazzola
  • REA Reliable Energy Advisors – Intervento Partner Technical Director Barbara Paulangelo

L’introduzione ha introdotto un diverso genere di agrivoltaico, ovvero la solarizzazione energetica di aree prive di energia elettrica, sottolineando il ruolo centrale e talvolta rivoluzionario della convivenza di fotovoltaico e agricoltura per permettere alle comunità di sopravvivere e crescere.

Ad aprire la discussione sono i saluti istituzionali di Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali, che presenta la Regione Emilia-Romagna come prima regione in Italia a sviluppare linee guida specifiche per l’agrivoltaico, sottolineando il suo ruolo pionieristico nella promozione di sinergie tra agricoltura e produzione di energia rinnovabile. Con l’evoluzione del contesto normativo nazionale, queste linee guida sono ora in fase di adeguamento per allinearsi alle nuove disposizioni legislative, dimostrando l’impegno della Regione nel sostenere lo sviluppo sostenibile e l’innovazione nel settore dell’energia green.

Agostino Re Rebaudengo, Presidente di Elettricità Futura, interviene sottolineando l’importanza dell’evento come un momento cruciale per affrontare le sfide e chiarire le questioni pendenti riguardanti l’integrazione tra produzione di energia e agricoltura. Riconosce che il settore energetico detiene il know-how necessario e che le risorse finanziarie delle aziende energetiche, insieme ai fondi del PNRR, sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Italia entro il 2030. Sottolinea l’urgenza di un quadro regolatorio più definito per promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili nel settore agricolo, mirando a un aumento significativo della quota di energie rinnovabili nel mix energia italiano.

La presentazione di Fabio Amico, Business Development Director di GreenGo, illustra l’approccio innovativo di GreenGo nell’agrivoltaico, enfatizzando il coinvolgimento di territorio, aziende agricole e università. Mette in evidenza il portfolio di progetti di GreenGo in Italia, sottolineando come l’agrivoltaico – nelle diverse declinazioni tecnologiche – promuova la biodiversità e possa contribuire in talune aree anche ad aumentare la produttività agricola. Lo sviluppo agrivoltaico di GreenGo rappresenta il 48% del totale della potenza, con 833 MW su una pipeline totale di 1720 MW. Amico evidenzia il peso dell’agrivoltaico nell’attività di GreenGo e l’importanza di un approccio multidisciplinare per integrare sostenibilmente l’impianto fotovoltaico nel paesaggio, mirando a un equilibrio tra produzione energetica e agricola:

“La sinergia tra i mondi energetico, dell’architettura del paesaggio, nonché della ricerca e delle aziende agricole sarà fondamentale per far sì che l’agrivoltaico generi un forte valore aggiunto rispetto alla somma delle parti in gioco. In GreenGo abbiamo creduto nell’agrivoltaico sin dal giorno della nostra fondazione, nel 2018, e siamo sempre in prima linea nel sostenere questo genere di soluzioni innovative e tra i primi ad aver autorizzato impianti Agrovoltaici avanzati di dimensione utility scale”

Alessandra Scognamiglio, in qualità di coordinatrice della Task Force Agrivoltaico Sostenibile presso ENEA e Presidente AIAS, ha presentato una visione sistemica dell’agrivoltaico. Il suo intervento ha sottolineato l’importanza di un approccio trans-disciplinare che unisce paesaggio, energia e agricoltura per lo sviluppo sostenibile dell’agrivoltaico. Attraverso la collaborazione con una rete nazionale di oltre 300 aderenti, si mira a promuovere la conoscenza, definire standard di sostenibilità, e supportare lo sviluppo di un parco agrivoltaico diffuso. Scognamiglio ha evidenziato anche l’importanza dell’etica e della sostenibilità ecologica nell’agrivoltaico, contribuendo al miglioramento della biodiversità e delle qualità ecosistemiche dei siti.

David Moser di Eurac ha presentato il progetto SYMBIOSYST, sostenuto dall’Unione Europea, che mira a creare una simbiosi reciprocamente proficua tra fotovoltaico e agricoltura. L’obiettivo è sviluppare sistemi adattabili al tipo di coltivazione e al paesaggio per massimizzare la sinergia tra coltura ed elettricità, migliorando sia la produzione energetica sia la resa delle colture. Moser ha sottolineato l’importanza dell’apprendimento da altri settori per integrare il fotovoltaico in modo ubiquo e armonioso nell’agricoltura, mantenendo la produzione agricola come obiettivo primario.

La sinergia tra Patrizia Russo, Architetto e Paesaggista, la Prof.ssa Daniela Romano e il Prof. Alessandro D’Emilio del Dipartimento Di3A dell’Università degli Studi di Catania nel progetto del Parco Agri-Voltaico Monforte, finanziato da GreenGo, rappresenta un esemplare approccio interdisciplinare alla ricerca e applicazione dell’agrivoltaico. Questo progetto, che ha dato vita all’evento “Impianti Fotovoltaici nell’Ambiente Agricolo: Ricerca, Sviluppi, Sinergie”, mette in luce l’integrazione tra architettura paesaggistica, studi agronomici e analisi microclimatiche per promuovere una coesistenza ottimale tra energia solare e produzione agricola. L’obiettivo è quello di sviluppare un modello di agrivoltaico che sia sostenibile, efficiente e rispettoso dell’ambiente, offrendo al contempo innovazione nel settore delle energie rinnovabili e dell’agricoltura sostenibile.

Nel suo intervento sul Parco Agri-Voltaico di Monforte, Patrizia Russo sottolinea l’importanza di un approccio paesaggistico integrato negli impianti agrivoltaici. Russo enfatizza la “conservazione creativa” come metodo per bilanciare lo sviluppo tecnologico con la preservazione del paesaggio, promuovendo un’attività agricola sostenibile e compatibile con l’energia solare, il recupero delle acque piovane, la biodiversità e l’accessibilità didattica e ricreativa del sito.

La Prof.ssa Daniela Romano  esplora le best practice per integrare impianti fotovoltaici nell’agricoltura, focalizzandosi sul Parco Agri-Voltaico Monforte. Sottolinea l’importanza di soluzioni innovative che non compromettano la continuità delle attività agricole, evidenziando come l’adozione di impianti APV influisca sul microclima, l’umidità, la temperatura del suolo e la distribuzione dell’acqua, migliorando l’efficienza idrica e la biodiversità. Romano discute anche la risposta delle piante officinali all’ombreggiamento, dimostrando l’impatto positivo sulla loro qualità fitochimica e l’attività antiossidante.

Il Prof. Alessandro D’Emilio esplora le dinamiche microclimatiche sotto gli impianti agrivoltaici, con un focus sul Parco Agri-Voltaico Monforte. Attraverso un’accurata raccolta dati e modellazione, il lavoro mira a comprendere gli effetti dei pannelli fotovoltaici sulle condizioni ambientali sottostanti, per identificare le specie vegetali più adatte a tali condizioni, ottimizzando così la coesistenza tra produzione agricola e energetica.

Cristina Brandozzi, Business Origination Manager, e Stefano Scazzola, Head of renewable Development, di ENGIE Italia hanno condiviso la propria esperienza nell’agrivoltaico, illustrando il modello integrato di business nel settore delle energie rinnovabili, con particolare attenzione ai progetti agriFV. Il focus è sulla sostenibilità operativa, evidenziando il primo Corporate PPA d’Italia con Amazon che copre 650 MW di impianti tra Stati Uniti, Francia e Italia. I progetti agrivoltaici di ENGIE in Sicilia dimostrano l’impegno verso una fornitura di energia rinnovabile responsabile, con un occhio di riguardo per la gestione agricola sostenibile e l’integrazione efficace delle energie rinnovabili nel tessuto agricolo. Il Parco Agrivoltaico di Mazara del Vallo, sviluppato da ENGIE Italia, rappresenta uno dei primi grandi progetti agri-FV in Italia, con una capacità totale di 66 MW.

L’impianto dimostra un modello di business sostenibile che combina produzione energetica rinnovabile e agricoltura. Il progetto si distingue per la sua attenzione all’irrigazione, alla biodiversità, e alle sfide operative, come la necessità di adeguata irrigazione e una gestione post-incendio. “Dopo le difficoltà affrontate con successo nelle fasi di sviluppo e costruzione, e dopo l’inaugurazione del sito lo scorso maggio, è arrivato il tempo dei bilanci”, commenta Stefano Scazzola, “il momento in cui possiamo comprendere fino in fondo l’efficacia della compresenza tra attività agricola ed elettrica sullo stesso terreno.”

Il Presidente di Confagricoltura Bologna, Guglielmo Garagnani, ha espresso un forte sostegno all’agrivoltaico, evidenziando come agricoltura ed energia non siano settori in conflitto, ma piuttosto alleati verso un futuro di mutuo beneficio. Questa visione sottolinea l’importanza di integrare le energie rinnovabili nell’agricoltura per promuovere uno sviluppo sostenibile, promuovendo l’efficacia dell’agrivoltaico come strumento per conciliare la produzione energetica con la tutela delle risorse agricole e del territorio.

Alessandro Zambonelli, imprenditore agricolo bolognese, presenta la storia e l’evoluzione dell’Azienda Agricola Zambonelli, fondata all’inizio dell’800 e specializzata in diverse colture, inclusa la canapa per uso industriale, medico e cosmetico. L’azienda adotta tecnologie innovative, come l’irrigazione automatizzata e standard di qualità elevati. Zambonelli enfatizza l’importanza della multifunzionalità e dell’autosostentamento, con attività che spaziano dalla produzione di cibo e mangimi alla vendita diretta. Il futuro dell’azienda comprende l’energia rinnovabile per l’autoconsumo e la collettività, integrando agricoltura ed energia solare attraverso la collaborazione con GreenGo.

“Sono molto fiducioso nei vantaggi dell’applicazione del fotovoltaico nel mio campo, anche se che quello che stiamo facendo è sperimentale. I risultati si vedranno presto”, ha detto Alessandro Zambonelli. “Quello a cui tengo, come imprenditore agricolo, non è tanto l’operazione immobiliare, quanto l’opportunità di differenziare la mia offerta e ottenere vantaggi nel mio mercato, oltre che poter usufruire io stesso dell’energia da me prodotta. È in questo aspetto che l’agrivoltaico diventa particolarmente interessante: non più il fotovoltaico come ostacolo, ma, anzi, come un’arma in più. Un’arma innocua e sostenibile.”

Nel suo intervento, Barbara Paulangelo, Partner REA Reliable Energy Advisors, discute le disposizioni a favore dell’agrivoltaico in Italia, evidenziando le semplificazioni autorizzative e le misure di incentivazione del PNRR. Illustra i criteri per gli impianti agrivoltaici, inclusi quelli sperimentali, e le tariffe di riferimento per varie dimensioni di impianto. Paulangelo confronta il decreto agrivoltaico con le linee guida esistenti, sottolineando la necessità di un approccio innovativo che non comprometta l’attività agricola e pastorale. Si discutono anche i requisiti tecnici e generali per l’accesso alle misure di sostegno, le tempistiche per gli interventi, e le cause di revoca del diritto all’incentivo.

“La giornata è stata ricca di spunti per riflettere sull’importanza di promuovere la sinergia tra energie rinnovabili e agricoltura, che ha rafforzato la mia convinzione che l’agrivoltaico rappresenti una frontiera fondamentale per la transizione energetica italiana”, il commento di Barbara Paulangelo.

Gianfilippo Mignogna, Head of Legal and Regulatory Affairs Greengo, ha moderato l’evento arricchendolo di fini spunti e riflessioni. Mignogna ha commentato: “L’evento si dimostra manifestazione di una vera e propria avanguardia in cammino verso la sperimentazione di modelli virtuosi in cui agricoltura ed energia si alleano per raccogliere e vincere le sfide della transizione energetica e della sostenibilità ambientale. Si può fare!”

Il side event organizzato da GreenGo e la ONG Sopowerful presso la sede di GreenGo nella nuovissima e avveniristica sede S/PARK – via Matteotti 31, Bologna – è stato un momento di approfondimento e networking incentrato sulle tematiche dell’elettrificazione solare, dello sviluppo sostenibile e della valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, introdotto, la mattina, a sorpresa, da Stefano Cruccu in apertura di convegno. Questa occasione ha permesso ai partecipanti di essere testimoni di esperienze relative all’energia solare come un motore di cambiamento in aree del mondo prive di accesso all’energia elettrica. La degustazione di specialità locali ha arricchito l’evento, creando un ambiente ideale per il dialogo tra diversi attori del settore energetico e agricolo e affini, sottolineando l’importanza di un approccio integrato alla sostenibilità, con attenzione a temi normativi estesi e condivisi, a adeguati finanziamenti, alla sinergia tra le parti coinvolte nel cambiamento, alla ricerca e agli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Informazioni su GreenGo:

GreenGo, fondata nel 2018 come start-up, ha raggiunto rapidamente traguardi significativi, guidata dall’Ing. Giuseppe Mastropieri e spinta dalle eccezionali competenze e dalla forte dedizione del suo team di professionisti e manager di alto profilo in costante crescita: a tutto il 2023, l’azienda conta 40 tra dipendenti e collaboratori, oltre agli agenti in esclusiva sul territorio.

La collaborazione con il fondo Eiffel Essentiel, avviata nel 2022 con una capitalizzazione di 7 milioni di euro e rinnovata con l’equity bridge da 15 milioni nel 2023, ha accelerato la crescita di GreenGo, portando l’azienda a posizionarsi come player di primo piano nel panorama italiano e sud-europeo dello sviluppo di impianti utility-scale FER, nonché a proiettarsi impetuosamente all’orizzonte della produzione indipendente di energia, obiettivo primario dell’attuale business plan.

Ad oggi, la pipeline di GreenGo ha raggiunto i 1.7 GW, con un totale di 1.1 GW progetti rinnovabili in approvazione.

Da settembre 2023 GreenGo risiede nel nuovo green hub S/PARK – Sustainability Workplace, sito in via G. Matteotti 31/2 a Bologna. La struttura, voluta e ideata da Fimm S.r.l., rappresenta una riqualificazione significativa di un sito architettonico di rilevanza artistica e urbanistica e si pone come punto di riferimento per la green economy italiana, ospitando le realtà operative del Gruppo e aprendosi ad aziende, professionisti, istituzioni e cittadinanza.

GreenGo al centro del dibattito nazionale sulle best practice per agrivoltaico: nella sala plenaria del Centro Congressi del CNR di Bologna  400 partecipanti  all’evento “Impianti fotovoltaici nell’ambiente agricolo” organizzato in collaborazione con Università di Catania.
Con i contributi dell’Assessore allo sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla, del Presidente di Elettricità Futura Agostino Re Rebaudengo, Confagricoltura, AIAS, ENEA, Eurac, Engie Italia, REA Reliable Energy Advisors e la prospettiva degli imprenditori agricoli.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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