Censimento Luoghi Cuore FAI – Risultati EMILIA-ROMAGNA

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emilia-romagna-news-24EMILIA ROMAGNA – Nel 2020, con ben 2.353.932 voti, gli italiani hanno voluto dimostrare il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale italiano: il miglior risultato di sempre per il censimento del FAI. Una partecipazione sorprendente che nell’anno del dramma del Covid-19 si carica di significato e racconta di un’Italia coesa, vitale e fiera delle proprie bellezze, che guarda al futuro con speranza, nonostante tutto.

RISULTATI FINALI

DEL 10° CENSIMENTO “I LUOGHI DEL CUORE”

CLASSIFICA DEI LUOGHI PIU’ VOTATI IN EMILIA-ROMAGNA*

*luoghi che hanno ottenuto almeno 2.000 voti

Posizione in classifica nazionale  

VOTI

 

LUOGO DEL CUORE

36° 8.115 Villa Levi, Reggio Emilia
47° 6.815 Giardino degli Angeli, Castel San Pietro Terme (BO)
98° 4.151 Rocca Pallavicino Casali, Monticelli d’Ongina (PC)
100° 4.002 Chiesa del Carmine, Medicina (BO)
139° 3.020 Portovecchio – Zona Militare, Mirandola (MO)
147° 2.911 Oratorio della Santissima Trinita’, Valsamoggia (BO)
154° 2.800 Antico Stabilimento Termale, Porretta Terme (BO)
166° 2.602 Complesso Monumentale di San Michele in Bosco, Bologna
185° 2.416 Villa Ghigi, Bologna
190° 2.340 La Rocca di Dozza e il muro dipinto, Dozza (BO)

 

APPROFONDIMENTI SU ALCUNI DEI LUOGHI PIÙ VOTATI IN EMILIA-ROMAGNA:

Villa Levi, Reggio Emilia

Nata attorno alla prima metà del 1600 ma significativamente rimaneggiata tra il 1790 e il 1810 su commissione dei Besenzi, i primi proprietari. Fu l’architetto Domenico Marchelli (1785-1839) a occuparsi della ristrutturazione, introducendo il timpano che sopravanza leggermente l’edificio; è riferibile allo stesso anche la sistemazione del vasto giardino all’italiana e la realizzazione dei due edifici di servizio. Negli anni ’30 del 1800 è l’architetto Luigi Poletti (1792-1869) ad aggiungere la cupola sorretta da un colonnato circolare gigante e a lavorare al “nuovo” prospetto sud, con la creazione di un pronao colonnato e di scalinata monumentale. La villa oggi ha un’impronta che rimanda alle influenze palladiane. Passò alla famiglia Levi nel 1874; all’inizio del ‘900 sono riferibili le decorazioni interne in stile liberty. Nel 1971 divenne proprietà dell’Università di Bologna, che la destinò a sede del corso di Scienze della Produzione Animale. Dal 2011 l’Università ha chiuso i corsi della sede di villa Levi, mettendo in vendita la proprietà. L’associazione Coviolo ha promosso la raccolta voti per fermare la condizione di degrado in cui si trova la villa. Un primo spiraglio di luce sembra già essere apparso: il Comune ha infatti iniziato a trattarne l’acquisto anche a seguito della mobilitazione registrata per il censimento “I Luoghi del Cuore”.

Giardino degli Angeli, Castel San Pietro Terme (BO)

Il Giardino degli Angeli a Castel San Pietro Terme è un parco urbano ricco di fiori e piante, realizzato in memoria di Sara, scomparsa nel 2006 all’età di 14 anni. È nato per essere un luogo di pace e tranquillità, un’oasi di bellezza e serenità per distaccarsi dallo scorrere quotidiano del tempo. Le varie ambientazioni, con aiuole, specchi d’acqua, alberi e composizioni di sassi, rappresentano una sintesi della vita di Sara. Nel giardino, dal nome emblematico, si trovano tulipani, ibiscus, iris, ma anche salici, platani, frassini e un laghetto di ninfee. Curato da un’associazione di volontari e sede di eventi grazie al sostegno del Comune e di numerosi sponsor, il giardino è accessibile liberamente e gratuitamente. Il comitato “Gli Amici del Giardino degli Angeli” ha partecipato al censimento del FAI per farlo scoprire da sempre più persone.

Rocca Pallavicino Casali, Monticelli d’Ongina (PC)

La Rocca Pallavicino Casali, imponente edificio di difesa edificato su una preesistente struttura del XIII secolo, venne fatta realizzare per volontà di Rolando Magnifico Pallavicino, signore di Monticelli, agli inizi del XV secolo. È stata definita “una delle più imponenti opere difensive di pianura esistenti nel piacentino” ed è da sempre riconosciuta come simbolo della comunità monticellese. Attualmente versa in uno stato di degrado e presenta importanti problemi di staticità che non ne rendono possibile la piena fruibilità. Il comitato “Salviamo la Rocca Pallavicino Casali”, composto da volontari del FAI locale, attraverso la partecipazione al censimento “I Luoghi del Cuore”, ha avviato una campagna di valorizzazione del proprio territorio partendo dalla promozione del grande valore identitario della Rocca.

Chiesa del Carmine, Medicina (BO)

I padri Carmelitani iniziarono la costruzione della nuova chiesa nel 1696 su progetto dell’architetto Giuseppe Antonio Torri (1655-1713). L’edificio, con pianta a croce latina, si impone per la maestosa elevazione. All’interno si trovano stucchi, statue e pregevoli quadri del Settecento bolognese. La sagrestia è un gioiello per la ricchezza dei quadri e degli arredi. Adibita al culto fino agli anni Venti, una volta sconsacrata fu prima deposito militare dell’esercito italiano poi occupata dai tedeschi. Dal dopoguerra ai primi anni Cinquanta la Curia l’affittò alla Cooperativa falegnami di Medicina. Oggi il bene è di proprietà della Parrocchia, ma utilizzato da Comune e Pro loco per organizzare mostre, concerti ed eventi. Danneggiata dagli eventi sismici del 2012, è ora in corso una prima fase di recupero della sagrestia. Molti sono gli interventi ancora necessari e il comitato “Per il Carmine di Medicina” che ne ha promosso la raccolta voti al censimento auspica che si possa proseguire questo percorso di recupero del bene.

Portovecchio – Zona Militare, Mirandola (BO)

Il palazzo ha ospitato il fulcro del Comando Militare del V Centro Allevamento Quadrupedi dal 1883 al 1954, in continuità con la secolare tradizione locale dell’allevamento di cavalli di razza allo stato semibrado. È situato all’interno di una vasta area di 1.500 ettari che nei secoli precedenti appartenne alla famiglia Pico della Mirandola, poi al Ducato estense e infine allo Stato italiano. La foresteria, il magazzino dei cereali, le tettoie e gli edifici di servizio sono straordinari manufatti edilizi unici nel loro genere e rappresentano la memoria storica del luogo che merita di essere conosciuta e preservata. Il sisma del 2012 e la seguente tromba d’aria del 2013 hanno creato ingenti danni alle strutture già in stato precario. Attualmente il sito è inaccessibile al pubblico. Il Comitato “Salviamo Portovecchio” è formato da numerose associazioni locali e dai cittadini che desiderano evitare che il Palazzo di Portovecchio e gli edifici di maggiore pregio presenti nella area vadano persi per sempre.