RICCIONE (RN) – La sindaca Angelini ai funerali: “I nostri magnifici sette ci hanno insegnato a essere migliori”.
“Maria, Alfredo, Francesca, Rossella, Valentina, Romina e Massimo ci hanno insegnato, ce lo stanno insegnando ora e ce lo insegneranno in futuro, a essere migliori. Ognuno a proprio modo, sono stati l’esempio vivente di cosa significhi realizzarsi attraverso la condivisione, l’esserci per l’altro, nutrendosi di quella gioia e quell’amore che consentono di superare ogni difficoltà e sofferenza. La nostra città vi deve tantissimo: grazie!”.
Sono le parole pronunciate dalla sindaca di Riccione Daniela Angelini al termine dei funerali delle sette vittime – “i nostri magnifici sette” – dell’incidente di venerdì scorso sulla A4 che si sono svolti all’interno dello stadio Italo Nicoletti alla presenza di oltre cinquemila persone.
L’annuncio: sette alberi per farci continuare a contaminare
“Nei prossimi giorni – ha annunciato la prima cittadina – pianteremo sette alberi in ricordo dei nostri sette cari nel parco di via Limentani, a fianco della sede del Centro 21. Anche simbolicamente, oltre che attraverso il loro splendido esempio, continueranno a vivere con noi. Sono certa che il loro polline, trasportato dal vento, continuerà a contaminare la nostra comunità”.
La città si è fermata
Grande partecipazione e profonda commozione all’interno dello stadio. Fuori la città si è fermata in segno di lutto: tanti negozi e bar chiusi, le strade semi deserte. Tra i momenti più toccanti della cerimonia l’intervento degli educatori del Centro 21 che hanno dialogato idealmente con ognuna delle vittime della strage dell’autostrada: i cinque ragazzi ospiti (Maria, Alfredo, Francesca, Rossella e Valentina), l’educatrice Romina e la colonna portante del centro, l’ex sindaco Massimo Pironi. “Siamo una piccola famiglia che fa grandi cose. E ora abbiamo sette motivi in più per farle con ancora più forza. Vi amiamo. Punto”, è stato il passaggio finale dell’intervento.
Disagi alla viabilità ridotti al minimo
La messa è stata presieduta dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi e concelebrata da dieci sacerdoti: i preti presenti alla funzione erano circa quaranta, così come il numero degli addetti al servizio d’ordine, mentre sessanta sono stati gli elementi del coro. Grazie al lavoro delle forze dell’ordine – Polizia e Carabinieri -, della Polizia locale e della Protezione civile i disagi alla viabilità sono stati limitati al massimo. Tantissime le autorità civili e militari e le rappresentanze dell’associazionismo e del volontariato presenti e arrivate da gran parte dell’Italia.
Palloncini rossi e sirene
Alla fine della cerimonia i ragazzi del Centro 21 hanno fatto salire in cielo 21 palloncini rossi e le otto ambulanze delle Croce Rossa presenti hanno fatto suonare le sirene in segno di saluto ai caduti.
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