Bologna

Bologna: “Qualifichiamo insieme la nostra scuola 0/6”, torna il bando da 120.000 euro

Rivolto ai Comitati di gestione di nidi e infanzia. Progetti si realizzeranno con i Patti di collaborazione

BOLOGNA – Qualificare nidi, scuole d’infanzia e Centri bambini e genitori (Cbg) del Comune di Bologna, attraverso lo strumento dei patti di collaborazione per progetti di comunità che coinvolgano famiglie, operatori e territorio, con l’obiettivo di sottolineare il valore della collaborazione nella vita dei servizi educativi. Con questo obiettivo ritorna “Qualifichiamo insieme la nostra scuola 0/6”, l’avviso pubblico dell’Istituzione Educazione e Scuola “Giovanni Sedioli” (IES) del Comune, rivolto ai Comitati di gestione dei servizi 0/6 comunali per sostenere progetti di qualificazione grazie a uno stanziamento di 120.000 euro.

Il nuovo avviso, consultabile qui, rimarrà aperto fino al 30 aprile 2017 con una novità rispetto alla prima edizione, sperimentale, dello scorso anno: ogni progetto sarà definito da un Patto di collaborazione. Questo permetterà di inquadrare meglio le proposte di collaborazione all’interno della politica di amministrazione condivisa con i cittadini, che considera le scuole come luoghi di diffusione e radicamento delle pratiche di collaborazione nelle azioni di cura e rigenerazione dei beni comuni. L’utilizzo dello strumento dei patti di collaborazione permetterà anche di snellire le procedure amministrative che portano alla realizzazione dei progetti.

I progetti
Si possono presentare progetti su: beni materiali, come per esempio l’acquisto di attrezzature e strumenti per la riqualificazione di manufatti, locali e aree verdi della scuola; beni immateriali, come attività educative e formative, culturali, di sostenibilità ambientale e condivisione di tematiche. Nel progetto possono essere coinvolti: associazioni, gruppi informali, soggetti privati attivi sul territorio di pertinenza del servizio educativo e scolastico, altri enti. I progetti proposti devono essere coerenti con la programmazione educativa, condivisi con i genitori, il personale educativo e il coordinatore pedagogico ed essere realizzati entro la fine del 2017.

La coprogettazione
La coprogettazione sarà guidata dal coordinatore pedagogico del servizio di appartenenza. Per ogni progetto l’Istituzione dovrà fare una valutazione di attinenza e fattibilità, ai fini della stesura del patto di collaborazione e della relativa richiesta di contributo. I criteri di valutazione saranno la chiarezza e precisione nella definizione di obiettivi, metodi, contenuti, la rispondenza a esigenze reali del servizio, la capacità di coinvolgimento di tutte le famiglie del servizio, l’innovatività, la sostenibilità ambientale dei metodi di lavoro previsti, la coerenza con il progetto educativo del servizio di riferimento e la congruità del contributo richiesto rispetto alle attività previste.

Il patto di collaborazione e i contributi
Al termine della coprogettazione verrà redatto il Patto di collaborazione per definire gli obiettivi, le azioni, la durata, i soggetti coinvolti, l’entità del contributo riconosciuto e le modalità di rendicontazione. L’Istituzione sosterrà i progetti con contributo non superiore a 1.000 euro.

I numeri della prima edizione e la mappa dei progetti
Lo scorso anno sono stati presentati 118 progetti, riguardanti principalmente la qualificazione delle aree verdi e dei giardini, dei servizi per sostenere percorsi di educazione all’aperto (94 progetti, di cui 42 in collaborazione con la Fondazione Villa Ghigi). Sono stati invece 7 i progetti che hanno affrontato il tema della narrazione e della lettura, 6 quelli di pittura e arti visive, 5 quelli che hanno esplorato il campo del gioco e dell’autonomia, 4 i progetti musicali e 2 quelli di teatro. E’ stata creata una mappa interattiva che permette di geolocalizzare i servizi e reperire informazioni sulle attività svolte. Per ogni servizio sono stati elencati gli obiettivi del progetto, i risultati, alcune foto, l’ambito di interesse e i nomi dei partner. La mappa è pubblicata sul sito web dell’Istituzione Educazione Scuola ed è consultabile cliccando qui.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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