Bologna

Bologna, oggi al Majestic omaggio al genio di Giuseppe Selva

Sabato 1 febbraio una serata musicale con degustazione per ricordare uno dei massimi liutai del ‘900 a più di 50 anni dalla scomparsa

BOLOGNA – Solo un violino di eccellente fattura riesce davvero a fare “cantare” il legno. Ecco perché anche quest’anno il Grand Hotel Majestic “già Baglioni” organizza un concerto con degustazione per ricordare uno dei più grandi liutai del Novecento, il bolognese Giuseppe Selva, in collaborazione con la figlia Paola Selva.

Appuntamento sabato 1 febbraio, alle ore 18.00, nella sala del Café Marinetti, una cornice dal fascino retrò intitolata al fondatore del Futurismo, frequentatore dell’hotel, che proprio al Majestic tenne la sua celebre mostra-blitz nel marzo 1914.

Roberto Noferini e Chiara Cattani renderanno omaggio alla figura geniale del liutaio nato nel 1894 a Castel San Pietro. A Bologna Giuseppe Selva aprì una bottega di restauro, diventando poi un costruttore di strumenti a corda unici, capaci di amplificare l’espressività e la qualità del suono. Roberto Noferini esalterà le superbe e peculiari caratteristiche di un violino realizzato dal maestro, accompagnato dal pianoforte di Chiara Cattani.

Il programma è un viaggio tra i principali autori degli ultimi secoli. Si inizia con l’Allegro con spirito e il Tempo di minuetto della Sonata in sol maggiore K 301, composta da Mozart nel 1778, e si prosegue con i movimenti, Allegro, Adagio molto espressivo, Scherzo e Finale, della Sonata n. 5, detta “La Primavera”, che Beethoven scrisse nel 1800-1801. Dopo un salto di 80 anni, con i famosi “quattro pezzi romantici” di Dvorak, ecco la giocosa e raffinata elegia “Un mot à Paganini” di Rossini, che a partire dal nome introduce la conclusione: due brani composti Paganini medesimo, in un gioco di rimandi, come le Variazioni sulla IV corda, non a caso sui temi del Mosè di Rossini, e infine il Cantabile, sempre di Paganini.

Roberto Noferini è uno dei più brillanti violinisti della sua generazione: ha debuttato a soli 12 anni al Teatro Comunale di Bologna, calca le scene dei teatri di tutto il mondo, in Europa, Sud America, Giappone ed Egitto, ed ama interpretare, in particolare, il repertorio barocco e classico. Chiara Cattani, oltre che pianista – allieva di Denis Zardi, Pier Narciso Masi e Konstantin Bogino– è diplomata anche in clavicembalo, fortepiano, direzione di coro, composizione e musica da camera, e si è specializzata in clavicembalo presso l’Università Mozarteum di Salisburgo.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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