Bologna, contrasto alle ludopatie

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Il Comune chiude in Bolognina una sala slot vicina a luoghi sensibili che non ha rispettato l’obbligo di delocalizzare la propria attività

polizia- municipaleBOLOGNA – La Polizia Locale di Bologna ha eseguito nella mattinata di ieri un provvedimento di chiusura di una sala videolottery in via Ferrarese che ospitava apparecchi da gioco nelle vicinanze di luoghi sensibili e che, scaduti i termini, non ha rispettato l’obbligo di chiusura o, in alternativa, di delocalizzazione della propria attività, come stabilito dalla legge regionale e dal relativo Regolamento comunale. È dunque diventata esecutiva l’ordinanza che impone la chiusura immediata della sala, di proprietà di una srl di Milano, con l’apposizione dei sigilli e la denuncia, per il legale rappresentante dell’attività, ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità).

A Bologna, oltre al rispetto della legge regionale  5 del 2013 e del Regolamento comunale, in virtù di un’ordinanza firmata dal Sindaco Virginio Merola, sono anche in vigore dall’agosto del 2018 le misure per la riduzione dei fenomeni di abuso del gioco, vietato nei momenti della giornata maggiormente rischiosi in quanto meno soggetti al controllo della comunità e in particolare per la popolazione più a rischio, quella giovanile. L’ordinanza riduce in modo permanente gli orari di funzionamento degli apparecchi da gioco con vincita in denaro sul territorio comunale alle due fasce orarie dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, inclusi i giorni festivi: impone dunque agli esercenti di staccare la spina agli apparecchi fuori dalle fasce orarie consentite o comunque di spegnerli singolarmente togliendo l’alimentazione elettrica, e di esporre in un punto ben visibile al pubblico un cartello contenente gli orari di funzionamento degli apparecchi, formule di avvertimento sui rischi connessi alla pratica dei giochi con vincita in denaro e le sanzioni applicabili.