Bandita la XX edizione del Premio internazionale Rotary Club Parma “Giuseppe Verdi”

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PARMA – Bandita la XX edizione del Premio internazionale Rotary Club Parma “Giuseppe Verdi”, rivolto a studiosi di tutte le nazionalità che intendano svolgere attività di ricerca scientifica di argomento verdiano. Promosso e sostenuto dal 1983 dal Rotary Club Parma in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani, il premio viene attribuito a cadenza triennale a un progetto di ricerca a carattere eminentemente musicologico, riguardante la figura e l’opera di Giuseppe Verdi nel loro contesto storico e culturale. Il progetto vincitore verrà scelto, tra le candidature pervenute entro il 31 agosto 2023, da una commissione presieduta dal Direttore del Comitato Scientifico dell’INSV, Alessandro Roccatagliati, e composta da sei membri, di cui tre nominati dal Rotary Club Parma e due, oltre al Direttore del Comitato scientifico, nominati dall’INSV. Criteri di selezione saranno l’originalità della proposta di ricerca, la qualificazione scientifica del proponente e la possibilità di realizzare il progetto entro i limiti cronologici imposti dal bando.

Il progetto di ricerca vincitore dovrà essere infatti sviluppato nel corso di tre anni – con la possibilità di avvalersi della grande mole di materiali documentari, discografici, iconografici e bibliografici presenti nell’Istituto Nazionale di Studi Verdiani – e concludersi con la presentazione di uno studio monografico, completamente inedito, che sarà pubblicato nella apposita Collana “Rotary Club Parma” edita dall’INSV. Con il titolo di vincitore del Premio Internazionale Rotary Club Parma “Giuseppe Verdi”, cui verrà data risonanza pubblica, e la pubblicazione della monografia, lo studioso avrà diritto alla somma di 8.000 euro per la cessione dei diritti d’autore all’INSV.

Giunto alla sua ventesima edizione, il Premio ha lo scopo di fare luce su aspetti meno noti dell’opera verdiana, incentivando percorsi di ricerca innovativi e dando opportunità di studio a giovani ricercatori qualificati. Proprio per dare continuità a questa iniziativa, è stata appena rinnovata una convenzione tra Rotary Club di Parma e Istituto Nazionale di Studi Verdiani per altri dodici anni.

Per partecipare è necessario presentare un progetto di ricerca accompagnato da un curriculum scientifico del candidato. Le domande di partecipazione devono essere inviate entro il 31 agosto 2023, in carta libera o via e-mail, alla Fondazione Istituto Nazionale di Studi Verdiani (P.le San Francesco n. 1 – 43121 Parma; segreteria@studiverdiani.it). L’INSV e il Rotary Club Parma renderanno noto il progetto prescelto tra il 15 settembre e il 20 ottobre 2023. Il bando completo in italiano e inglese può essere scaricato sul sito www.studiverdiani.it.

 

 

I vincitori delle passate edizioni

1983 – Markus Engelhardt, Verdi und andere. “Un giorno di regno”,“Ernani”, “Attila”, “Il corsaro” in Mehrfachvertonungen

1985 – Roger Parker, “Arpa d’or dei fatidici vati”. The Verdian patriotic chorus in the  1840’s

1987 – Marco Beghelli, La retorica del rituale nel melodramma ottocentesco

1989 – Knud Arne Jürgensen, The Verdi ballets

1991 – Roberta Montemorra Marvin, Verdi the student – Verdi the teacher

1993 –  Dino Rizzo, Verdi filarmonico e maestro dei filarmonici bussetani

1995 – Olga Jesurum, Le scenografie verdiane tra due secoli: “ieri e oggi”

1997 –  Damien Colas, Verdi et le rythme de la langue française, des “Vêpres siciliennes” à  “Don Carlos”

1999 –  Gloria Staffieri, Il grand opéra di Meyerbeer e la produzione verdiana degli anni  Quaranta-Cinquanta.

2001 –  Alessandro Di Profio, Verdi al Théâtre Lyrique di Parigi (1863-1869): “Rigoletto”, “Violetta”, “Macbeth”, “Le Bal masqué”

2003 – Susan A. Rutherford, Verdi, Opera, Women

2005 – Clemens Risi, Verdi und die Musiktheatrale Darstellungpraxis seiner Zeit

2007 – Ugo Piovano, “Io non so scrivere per Gueymard”: Verdi e la vocalità del Grand-Opéra

2009 – Carlo Cenciarelli, Verdi and digital media

2011 – Gaia Valeria Varon, “Un ben appropriato strumentale”. Orchestrazione e drammaturgia in Verdi

2013 – Nicola Usula, Verdi e la cabaletta: storia di un amore tra passione e tabù

2015 –  Francesca Vella, Listening to Verdi, 1840-1930

2017 –  Anna Giust, Verdi, Pietroburgo, 1862: uno studio sulla ricezione della “Forza del destino”

2019 – Vincenzina Ottomano, Nell’officina poietica di Verdi: studio sul processo compositivo di “Falstaff”