Banda ultra larga in 40 aree produttive modenesi

Al via le candidature per interventi della regione

MODENA – Estendere la banda ultra larga alle imprese situate nelle aree produttive tuttora non incluse nei piani di investimento dei gestori nazionali delle telecomunicazioni perché ritenute scarsamente appetibili.

Con questo obiettivo la Regione Emilia-Romagna ha pubblicato il bando per individuare 180 aree produttive in tutto il territorio regionale dove realizzare le connessioni attraverso Lepida spa, la società della Regione che si occupa dell’attuazione delle politiche digitali per lo sviluppo dei territori.

Il bando è stato presentato, lunedì 18 gennaio, ai sindaci modenesi nella sede della Provincia di Modena. Nel corso dell’incontro il gruppo tecnico – costituito da esperti di Provincia, Comune di Modena, Consorzio Attività produttive di Modena e Fondazione Democenter – ha presentato un primo elenco di 40 aree potenzialmente candidabili sparse in 29 Comuni modenesi sulla base dei requisiti stabiliti dal bando; i Comuni e le Unioni potranno inviare le candidature tramite la piattaforma Sfinge dal 15 marzo al 15 aprile.

«Lo sviluppo della banda ultra larga – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena – è un elemento decisivo per garantire una maggiore competitività dei territori e delle imprese, soprattutto quelle che puntano sempre di più sulla internazionalizzazione. Come pubblica amministrazione ci facciamo carico di investire in quelle aree trascurate dai gestori nazionali, perché crediamo nel loro sviluppo, ma soprattutto intendiamo ridurre il divario digitale rafforzando ulteriormente la capacità del nostro sistema produttivo nel suo complesso di stare sui mercati».

Le risorse per gli investimenti sulla banda ultra larga, quella che viaggia alla velocità di 100 megabyte al secondo, sono messe a disposizione dall’Asse 2 del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020, dedicato allo sviluppo dell’ICT e dell’Agenda digitale, che prevede risorse complessive, anche per altri interventi, per oltre 30 milioni di euro.
La Regione realizzerà direttamente gli interventi tramite Lepida, quindi il bando non prevede contributi diretti ai Comuni. L’iniziativa riguarda gli insediamenti produttivi, nuovi o esistenti, localizzati negli “ambiti specializzati per attività produttive”, nelle aree ecologicamente attrezzate e nei “poli funzionali”.

Sono esclusi dal bando i Comuni nelle aree rurali della montagna perché per questi territori sono previsti investimenti infrastrutturali, sempre dell’agenda digitale, finanziati attraverso il Programma di sviluppo rurale.

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Redazione

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