Azzardopatie: Modena riduce gli orari di gioco delle Slot Machine

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Per combattere il gioco d’azzardo patologico, il sindaco Muzzarelli firma l’ordinanza che disciplina gli orari di funzionamento delle slot machine in sale da gioco e localiSlot-machine

MODENA – Slot machine e videopocker che prevedono vincite in denaro potranno funzionare per un massimo di otto ore al giorno, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, tutti i giorni, festivi compresi, e per il resto della giornata dovranno essere obbligatoriamente spente.

È quanto prevede l’ordinanza firmata nella mattinata di oggi, lunedì 13 marzo, dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli alla presenza dell’assessore alla Promozione della cultura della legalità Andrea Bosi, e che rientra tra gli strumenti adottati dall’Amministrazione per contrastare il gioco d’azzardo patologico sul territorio modenese.

Le sanzioni:

In base all’ordinanza, le violazioni alla disciplina degli orari di funzionamento e dell’obbligo di spegnimento saranno punite con sanzione amministrativa da un minimo di 75 a un massimo di 450 euro. La violazione dell’obbligo di esporre l’avviso per il pubblico prevede invece sanzioni da un minimo di 50 a un massimo di 300 euro.

L’ordinanza, che sarà in vigore dal 3 aprile infatti, oltre alla disciplina degli orari di funzionamento, impone anche ai titolari di sale da gioco, bar, ricevitorie e tutti gli altri esercizi nei quali sono collocate macchinette per il gioco d’azzardo, di esporre un cartello che indica agli avventori gli orari di funzionamento. L’atto è stato adottato dopo aver consultato le associazioni di categoria interessate, gli enti di promozione sociale e le associazioni dei consumatori e del volontariato che collaborano con l’Amministrazione. L’ordinanza risponde inoltre anche a una sollecitazione del Consiglio comunale che nel maggio 2015 aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno, sottoscritto da tutti i gruppi consiliare, per la prevenzione e il contrasto del gioco d’azzardo che, tra le varie misure, richiedeva appunto anche azioni che disincentivano l’installazione e l’uso delle macchinette.