L’avviso ha lo scopo di raccogliere manifestazioni di interesse da parte di soggetti del Terzo Settore, interessati a seguire il processo di co-progettazione, in particolare nelle fasi di facilitazione e comunicazione, del progetto “ParcOfficina di Comunità”. L’avviso è pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Parma e su sito del Comune alla sezione “Bandi, concorsi e gare”.
Il progetto “ParcOfficina di Comunità” è stato presentato dal Comune di Parma al “Bando 2020 per la concessione dei contributi a sostegno dei processi di partecipazione” della Regione Emilia-Romagna e si è aggiudicato il contributo economico.
Oggetto del processo partecipativo è la riqualificazione del Parco del Naviglio noto anche come Parco Nord, che è una grande area verde nel cuore della città che si sviluppa nel quartiere San Leonardo, fra Via Paradigna, Via Venezia e Via Naviglio Alto, in posizione strategica per una serie di servizi e attività socio-culturali limitrofe, fra cui la Casa nel Parco, sede del Centro Giovani e altre associazioni con spazi di coworking e FABLAB, e in prossimità a un polo scolastico importante: l’IC Toscanini (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado), l’asilo nido comunale Bruco Verde, l’IC Micheli (scuola dell’infanzia “I Delfini”, scuole primarie Micheli e San Leonardo e scuola secondaria Vicini).
Il processo di partecipazione si struttura in diverse fasi di attività operative e momenti inclusivi, per coinvolgere tutti i portatori di interessi locali e le diverse categorie di cittadini che vivono nel quartiere. L’obiettivo da cui partire è la riqualificazione strutturale del Parco del Naviglio per restituire alla comunità un’area verde di cui riappropriarsi, per proseguire con l’ambizione di progettare un luogo multifunzionale destinato ad essere abitato e vissuto per tutto l’arco della giornata, individuando possibili servizi alla persona, attività sportive, ricreative e socio-culturali in integrazione a quelle esistenti.
Obiettivo del processo partecipativo è quello di concretizzare un percorso strutturato di confronto e dialogo, mediante l’utilizzo di metodologie inclusive e di co-progettazione e reciprocità , con i principali portatori di interesse del quartiere specifico, che già dimostrano forte attivazione per il territorio, ma anche di riuscire a coinvolgere e a far partecipare (anche con forme più flessibili) un più ampio e sostanziale numero di cittadini “comuni”, rappresentativi dei diversi gruppi sociali che abitano le città: anziani, disabili, famiglie, giovani, donne, stranieri e nelle loro funzioni: lavoratori, studenti, commercianti, educatori, genitori per creare uno scambio intergenerazionale e trasversale e aumentare la collaborazione.
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