“Ascesa e caduta di una stella – La vita e i film di Lino Ventura” oggi la presentazione

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Lunedì 16 dicembre, ore 16.30, alla biblioteca Guanda sarà presentato il libro di Roberto Coaloa

PARMA – Per festeggiare i cento anni dalla nascita del grande attore Lino Ventura le biblioteche comunali e l’assessorato alla Cultura del Comune di Parma, organizzano, lunedì 16 dicembre, alle ore 16.30, nella sala Salsi della biblioteca Guanda, la presentazione del volume di Roberto Coaloa “Ascesa e caduta di una stella – La vita e i film di Lino Ventura” (in collaborazione con La Lepre Edizioni).

L’autore dialogherà con il giornalista Filiberto Molossi e durante la presentazione verranno proiettati alcuni spezzoni di film che permetteranno di approfondire i rapporti del grande attore con il cinema italiano.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

info.cultura@comune.parma.it

«Nel 1987 un sondaggio rivelò che l’attore più amato dai francesi era un immigrato italiano: Lino Ventura».

Nato a Parma il 14 luglio 1919 – nel 2019 si festeggiano infatti i cento anni dalla nascita – l’attore più amato dai francesi è in Italia relegato in un andito buio, nella cineteca di pochi appassionati. Perché? In questa biografia di Lino Ventura, l’unica finora esistente in Italia, Roberto Coaloa sottolinea lo snobismo nostrano nei confronti di una star del cinema mondiale che tenne a conservare la cittadinanza italiana rifiutando le onorificenze francesi.

Durante la presentazione verranno proiettati alcuni spezzoni di film che permetteranno di approfondire i rapporti del grande attore con il cinema italiano.

Roberto Coaloa è nato a Casale Monferrato nel 1971. È noto per aver trovato e tradotto per Feltrinelli il saggio di Lev Tolstoj, Guerra e rivoluzione. Ha insegnato all’Università Statale di Milano, dove ha attivato un laboratorio di scrittura che è divenuto anche un blog. Storico, slavista, traduttore e critico letterario, Coaloa ha pubblicato molti saggi dedicati al Risorgimento, alla Grande Guerra e ai viaggiatori dell’Ottocento, come Carlo Vidua. È specialista della storia dell’Austria-Ungheria: a tal proposito, va ricordato il suo Carlo d’Asburgo, l’ultimo imperatore (ed. Il Canneto, 2012).