Arsenii Moon l’8 marzo all’Auditorium Marco Biagi

0
Moon – ph Anna Cerrato

MODENA – Sabato 8 marzo alle ore 17.30 presso il l’Auditorium Marco Biagi  avremo ospite per la prima volta a Modena Arsenii Moon, 64esima medaglia d’oro al Concorso Internazionale Ferruccio Busoni di Bolzano, la competizione pianistica più prestigiosa in Italia e tra le più ambite al mondo.

Talento prodigioso, padronanza tecnica assoluta e una vasta gamma di sfumature sonore, Arsenii Moon è un profeta della nuova generazione pianistica.  In un recital di grande impegno getterà nuova luce su pagine importantissime della letteratura di fine Ottocento e inizio Novecento: i giochi di luce fragili e tersi di Debussy, l’inquieto interrogare per slanci e frammenti di Skrjabin, il melodiare struggente di Rachmaninov. Nella seconda parte il grande affresco sonoro, ponte tra modernità e folklore, di Modest Musorgskij: Quadri di un’esposizione.
In apertura del concerto inaugura la nuova serie dei “Preludi”, brevi spazi dedicati a giovani e giovanissimi musicisti del territorio. Il nuovo trittico, che ci accompagnerà fino ad aprile, sarà dedicato a Luciano Berio, nel centenario della nascita. In questa prima occasione i due giovani e valenti violinisti Tommaso Cisternino e Alice Andreoli offriranno una selezione dai Duetti per due violini. Abbiamo dedicato una news sul nostro sito per approfondire meglio la serie dei Preludi e le tappe che ci aspettano in questo triplice omaggio a Luciano Berio: leggi qui: https://gmimodena.it/1925-2025-omaggio-a-luciano-berio/
Dopo il concerto, a chiusura del pomeriggio, sarà possibile godere insieme agli artisti, sempre presso gli spazi della Fondazione Biagi, di un momento conviviale di brindisi e aperitivo con eccellenze del territorio.Il costo per l’aperitivo è di €10, consigliabile la prenotazione a info@gmimodena.it
IL PROGRAMMA
SABATO 8 MARZO | ore 17.30 – Auditorium Marco Biagi
Preludio: 1925 – 2025 | Omaggio a Luciano Berio
Tommaso Cisternino e Alice Andreoli violiniLuciano Berio (1925 – 2003)
dai Duetti per due violini
Bela – Camilla – Daniela – Leonardo – Fiamma – Franco – Aldo – Henri – Igor – Mauricio

a seguire, ore 17.45

Arsenii Moon pianoforte
I premio concorso internazionale Busoni di Bolzano 2023

Claude Debussy (1862 – 1918)
Cloches à travers les feuilles

Aleksandr Skrjabin (1872 – 1915)
24 Préludes, op. 11

Sergej Rachmaninov (1873 – 1943)
Etude-tableaux op. 39 n. 2

Modest Musorgskij (1839 – 1881)
Quadri di un’esposizione

Biglietteria 
Biglietto €13
Ridotto soci Amici dei teatri modenesi: €10
Ridotto giovani; allievi e docenti Conservatorio Vecchi-Tonelli e Liceo Sigonio; Studenti UniMoRe: €7
Biglietti in prevendita su Liveticket a questo link o disponibili alla biglietteria presso l’Auditorium Biagi, a partire da un’ora prima del concerto.
Informazioni a info@gmimodena.it

Intorno al programma di sabato 8 marzo 

Probabilmente Debussy raggiunse con le due raccolte di Images (1905 e 1907) la pienezza della sua scrittura pianistica, gioco di alchimie sonore e stile inimitabile.  Da questi e da alcuni capolavori precedenti – Estampes (1903), L’isle joyeuse (1904) – si prese l’abitudine di rendere con l’etichetta di “impressionismo musicale” quella stratificata e sfuggente tavolozza sonora dalla quale Debussy creava.  Eleganza del portamento, vaporosità nell’immaginazione, estroso fluire del discorso musicale sono le caratteristiche della seconda serie delle Images per pianoforte. Il primo brano (Cloches a travers les feuilles) prende lo spunto dall’abitudine esistente in alcuni villaggi francesi di suonare le campane a morto, dall’alba al tramonto, dal giorno di Ognissanti fino al giorno dei defunti. Oltre al dettaglio didascalico, quello che conta è la straordinaria trasparenza di suoni in un gioco di sensazioni fragili e delicate; si percepisce nel disegno degli accordi un’atmosfera vagamente triste, come di una nebbia mattutina che non lascia trasparire la luce del sole.

I 24 Preludi Op.11 di Alexandr Skrjabin sono una raccolta di miniature che esprimono, nonostante la giovane età del compositore, un sentire nuovo e un’urgenza espressiva davvero potente. Scritti tra il 1888 e il 1896, questi Preludi rappresentano un periodo cruciale nello sviluppo artistico di Skrjabin; ogni preludio è un’opera musicale compatta, un mondo a sé stante. Nonostante la loro brevità, l’esperienza musicale è sempre emotivamente carica; i contrasti sono vividi, il cantare struggente e il virtuosismo a volte diabolico. In nuce, vediamo prender forma la fascinazione dell’autore per il misticismo e la sua ambizione di creare un’esperienza sinestetica dove suono, colore ed emozione si fondono in un tutto unificato. Questa raccolta testimonia l’evoluzione artistica di Skrjabin, prefigurando il linguaggio musicale innovativo e altamente personale che avrebbe caratterizzato le sue opere successive. I 24 Preludi, Op.11, rappresentano una pietra miliare significativa nello sviluppo della musica per pianoforte e riflettono l’approccio unico e visionario di Skrjabin alla composizione.
Quando fu chiesto a Rachmaninov di definire la musica, egli rispose che essa è “una calma notte di luna, un frusciare estivo di foglie, uno scampanio lontano nella sera. La musica nasce solo dal cuore e si rivolge al cuore”. In queste frasi c’è tutto Rachmaninov: la sua fede nel romanticismo, il suo bisogno di trasmettere con immediatezza il proprio sentire e una vena nostalgica capace di immortali melodie.  La forma musicale a lui più congeniale è stata, ovviamente, la forma breve del preludio e dello studio. Rachmaninov sviluppò nelle due serie delle Études-tableaux op. 33 (1911) e op. 39 (1916-17) la sua personale sintesi tra brani iper-virtuosistici ed espressività del canto; brani dall’ alto magistero tecnico alternati a miniature di profonda poesia. Lo studio op. 39 n. 2 in la minore si pone come un brano tenero e riflessivo, in grande contrasto con gli altri studi: la lunga melodia, con echi nel basso, si estende attraverso l’intero pezzo, alternando momenti lirici a momenti di tragica drammaticità, esaltati dall’incessante e ostinato movimento di terzine nella mano sinistra.

L’arte non deve realizzare la sola bellezza; un palazzo è bello veramente, quando oltre la bella facciata, fatta con criterio e solidità, lascia capire lo scopo dell’intera costruzione e la mente dell’artista. Così accadeva con il nostro povero Hartman: Povera arte russa orfana!”  Questo è quanto scrisse il compositore russo Modest Petrovič Musorgskij in una lettera redatta subito dopo la morte del suo amico, l’architetto e pittore Viktor Hartman.  Dopo la prematura morte del suo amico, avvenuta proprio a San Pietroburgo nel 1874, Musorgskij visitò una mostra allestita in suo onore con quadri e disegni dell’architetto-pittore. Ne rimase profondamente colpito ed emozionato al punto da voler tradurre in musica le emozioni provate alla vista dei quadri. Nacque così la composizione per solo piano intitolata Quadri di un’esposizione. Ciò che colpì Musorgskij furono soprattutto gli acquerelli e i disegni che Hartman aveva creato durante i suoi viaggi in Europa. Purtroppo, la maggior parte di questi disegni è andata perduta rendendo così impossibile capire a quali opere in particolare il compositore si sia ispirato. I Quadri di un’esposizione sono, in realtà, una suite, come detto concepita per solo pianoforte, che consta di quindici brani. Dieci di questi sono direttamente ispirati ai quadri e vengono intervallati da cinque Promenade. Queste “passeggiate” sottolineano e accompagnano il passare del visitatore tra un quadro e l’altro dell’esposizione.

Biografia

Arsenii Moon è il vincitore assoluto del 64° Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni 2023. Il pianista ventiquattrenne si è aggiudicato anche il prestigioso Premio Arturo Benedetti Michelangeli, assegnato solo in caso di verdetto unanime della giuria, caso piuttosto raro visto che questo riconoscimento non veniva concesso da quasi tre decenni. Inoltre, è stato votato online da una stragrande maggioranza di spettatori da tutto il mondo, aggiudicandosi il Premio del Pubblico. Arsenii Moon è nato a San Pietroburgo nel 1999. All’età di sei anni ha iniziato a studiare pianoforte con Elena Zyabreva. Nel periodo 2010-2017 ha studiato con Alexander Sandler, inizialmente presso la Scuola Secondaria Speciale di Musica del Conservatorio Statale Rimsky-Korsakov di San Pietroburgo e successivamente presso il Conservatorio stesso. Attualmente è iscritto alla Juilliard School of Music di New York, dove prosegue la sua formazione con Sergei Babayan. Nel 2009 ha debuttato con un’orchestra sinfonica alla Filarmonica di San Pietroburgo e nel 2014 ha tenuto il suo primo recital alla Mozarthaus di Vienna. È vincitore di premi in numerosi concorsi internazionali, tra cui il primo premio all’Horowitz Competition in Ucraina, all’Arthur Rubinstein in Memoriam Competition in Polonia e al St. Priest Competition in Francia, il secondo premio al Cliburn Junior Competition negli Stati Uniti e il premio Tabor per pianoforte al Verbier Festival. Arsenii si è esibito sotto la guida di importanti direttori, quali Valery Gergiev, Stanislav Kochanovsky, Mark Russell Smith, Mei-Ann Chen e Ian Hobson. È anche stato insignito dal Premio del Governo della Città di San Pietroburgo. Nel 2010-2016 si è aggiudicato la borsa di studio Sviatoslav Richter della Fondazione Mstislav Rostropovich. Nel 2016 gli è stato assegnato il Premio Yuri Temirkanov. Nello stesso anno ha ricevuto il premio speciale come miglior pianista presso l’Accademia del Festival di Verbier. È apparso al Festival internazionale di musica Yuri Bashmet di Minsk, al Festival internazionale di pianoforte Mariinsky e ai festival Larisa Gergieva and Friends (Vladikavkaz). Fino al 2022, ha suonato regolarmente nella sua città natale San Pietroburgo. Si è presentato con l’Orchestra da Camera di Tallinn, l’Orchestra Sinfonica Accademica di Stato di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica Čajkovskij, l’Orchestra Sinfonica di Stato Novaya Rossiya, l’Orchestra da Camera Lituana, l’Orchestra dell’Ermitage, l’Orchestra Sinfonica di Fort Worth, l’Orchestra del Minnesota e l’Orchestra Sinfonica del Nord. Si è esibito in importanti sedi in Russia (Sala Concerti del Teatro Mariinsky) e dal 2022 ad oggi ha suonato in molte città americane ed europee, come il Centro Krannert per le Arti dello Spettacolo nell’Illinois e la Salle Cortot di Parigi. È stato invitato da Radio France a suonare un intero recital e si è presentato in città quali Strasburgo, Lussemburgo e Bruxelles. Nella stagione 2023/2024 sono programmate estese tournée in Italia, Austria, Germania, Corea del Sud e Giappone.

IL PREMIO BUSONI ARSENII MOON A MODENA PER UNO STRAORDINARIO RECITAL

Sabato 8 marzo all’Auditorium Biagi, non solo il prestigioso musicista: inaugura anche la nuova serie dei Preludi, dedicata a Luciano Berio per il centenario della nascita e con protagonisti giovani e giovanissimi musicisti del territorio