Modena

Aperto il collegamento tra l’ex Estense e il Palazzo dei Musei

PH©ELISABETTA BARACCHI

Ad assestare il colpo decisivo alla parete che divide i due cortili interni il sindaco Muzzarelli. Riqualificazione dell’ospedale all’80 per cento di realizzazione

MODENA – È stato aperto il collegamento tra il cortile dell’ex Ospedale Estense e il cortile del Palazzo dei Musei che consentirà di ricostituire l’unitarietà dell’antico complesso e, una volta completata la riqualificazione, di rendere l’ex nosocomio parte integrante del percorso museale del polo Sant’Agostino-Palazzo dei Musei, con la possibilità di accedervi direttamente da piazza Sant’Agostino.

Ad assestare, simbolicamente, il colpo decisivo alla parete che divideva i due edifici, giovedì 10 febbraio, è stato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, accompagnato dall’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi e da tecnici comunali e dell’azienda che effettua l’intervento.

Il primo stralcio di lavori di restauro e riqualificazione dell’ex ospedale Estense, riguarda opere di consolidamento strutturale e miglioramento sismico di quello che in origine era l’Albergo dei poveri, l’impiantistica e il rifacimento dell’intero piano terra che avrà quasi mille metri quadrati di spazi espositivi. Avviato nell’ottobre 2019 è giunto complessivamente all’80 per cento della realizzazione e si conta di terminarlo entro fine anno.

Nel frattempo, prosegue il lavoro di progettazione degli stralci successivi, da finanziare, per un intervento complessivo che riguarderà circa 10 mila metri quadri di superficie, in stretto coordinamento con gli interventi che si stanno realizzando nell’ex Ospedale di Sant’Agostino a cura di Fondazione di Modena. Gli stralci successivi consentiranno l’ampliamento al secondo e al terzo piano dell’edificio degli istituti culturali presenti nel Palazzo dei Musei (a partire dalle Gallerie Estensi e dai Musei civici) collegati da un ulteriore passaggio interno: una rampa interna al terzo piano ora realizzata al grezzo.

L’intervento, del valore complessivo di oltre 19 milioni di euro, è realizzato grazie a un finanziamento del ministero dei Beni culturali con il progetto “Ducato Estense” e il progetto esecutivo è stato sviluppato nell’ambito dell’intervento più complessivo relativo anche al Palazzo dei Musei grazie a uno stanziamento di 800 mila euro della Fondazione di Modena.

In particolare, sono state completate le opere di bonifica, demolizione, scavo, consolidamento, coibentazione, copertura e impiantistiche, e sono a un buon livello di avanzamento gli interventi su ringhiere, balaustre, controsoffitti, reti fognarie, prospetti esterni, così come gli interventi conservativi e di restauro previsti in questo stralcio. In corso il rifacimento dei pavimenti, dei rivestimenti, dei serramenti, le lavorazioni su ascensori e montacarichi e le attività di intonacatura e verniciatura, oltre alle sistemazioni e finiture delle aree esterne.

I lavori sono stati aggiudicati con gara europea a un raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla ditta D’Adiutorio-Appalti e costruzione srl di Montorio al Vomano in provincia di Teramo. Del raggruppamento fanno parte anche le aziende Razzetti e Bosazza srl di Torino, CandiniArte impresa di restauro srl di Castelfranco, A&T impianti srl di Modena.

A nord, nell’edificio su via Sant’Agostino, sotto il portico dei cortili interni, in particolare trovano spazio due sale espositive, ciascuna di 300 metri quadrati, collegate tra loro. A sud, su viale Vittorio Veneto, un’altra da 350 metri quadrati. Sempre al piano terra sono in corso di realizzazione anche uffici e locali di servizio.

In questo primo stralcio di lavori è stata rifatta anche la parte dell’ex Estense sul lato del complesso che affaccia su Vittorio Veneto già utilizzata dai Musei civici come deposito e come sale espositive, per consentire il consolidamento delle volte sottostanti. Il piano terra e il primo piano nell’ala a sud-ovest del complesso sono invece destinati a ospitare la Casa della salute dell’Ausl che rimarranno nell’edificio con accesso dedicato da viale Vittorio Veneto.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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