Anziani: più di 2.500 gli iscritti negli 11 Centri sociali ospitati in pubblici concessi dal Comune di Rimini

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comune di Rimini logoEstesi i contributi anche per quelli già convenzionati ma non ospitati in strutture pubbliche. Nuovamente disponibile la guida ai servizi per anziani nel distretto di Rimini nord

RIMINI – Favorire la socializzazione nella terza età, promuovere spazi di incontro e condivisione, valorizzare una dimensione dell’età anziana sempre più dinamica, attiva e propositiva verso la quale anche la pubblica amministrazione sta mostrando, a diversi livelli, non solo quelli sanitari e sociali, grande attenzione e interesse. Con questi obiettivi il Comune di Rimini sostiene gli 11 “Centri sociali anziani” ospitati in immobili pubblici comunali concessi dall’Amministrazione, presenti in tutti i quartieri del Comune di Rimini, dal centro storico alle frazioni di Viserba, Torre Pedrera, Miramare, Santa Giustina, Corpolò.

Inoltre dal 2016 la Giunta del Comune di Rimini ha approvato l’estensione dei contributi per i “Centri sociali anziani” anche per quelle realtà che, pur non avendo sede in immobili proprietà del Comune di Rimini, dimostrino di svolgere le stesse attività e rispettare i medesimi regolamenti, in modo da sostenere ed ampliare la presenza di questi importanti presidi sociali sul territorio. Tra questi, la principale è che i “Centri sociali” siano costituiti in associazioni di promozione sociale, abbiano uno statuto improntato all’elettività delle cariche e si impegnino eventualmente ad ospitare presso i locali anche altre realtà e gruppi di volontariato, in un’ottica di scambio generazionale e collaborazione tra realtà associative. Sono spazi attrezzati, generalmente gestiti da pensionati, in cui l’anziano può trovare occasioni di svago, socializzazione, volontariato, tutela della salute psico-fisica, laboratori motori e cognitivi, scambio intergenerazionale con giovani e bambini che spesso vengono coinvolti nelle attività. Nello specifico, il Comune di Rimini si impegna a contribuire alle spese per utenze fino a un massimo di cinquemila euro, facendosi carico dei costi vivi della struttura adibita a questo tipo di attività.

Attualmente il totale dei tesserati supera abbondantemente quota 2.500, con una media all’interno di ogni circolo di circa 250, arrivando anche a punte di più di 500 tesserati in realtà storiche come quella di Viserba. Il numero di cittadini coinvolti, ma non tesserati, è comunque molto più alto e comprende tutti quei cittadini, almeno il doppio, che usufruiscono o partecipano alle attività proposte dai diversi centri.