Amianto: dal 2010 sono più di 650 le tonnellate di amianto rimosse a Rimini

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_palazzo-del-municipio-riminiRIMINI – Il problema dello smaltimento dell’amianto, anche nella Regione Emilia Romagna, resta ancora attuale. Secondo una recente ricerca pubblicata da Ecoscienza (rivista di Arpae Agenzia regionale prevenzione, ambiente ed energia dell’Emilia-Romagna https://www.arpae.it/cms3/documenti/_cerca_doc/ecoscienza/ecoscienza2018_1/Ecoscienza2018_1.pdf ) sono 112 i casi di mesotelioma maligno registrati in provincia di Rimini, nell’arco dell’ultimo quinquennio. Si tratta del numero e dell’incidenza più bassa in Emilia Romagna, dove il totale per lo stesso periodo e’ di 2.567 casi.

Il mesotelioma maligno è un tumore raro a prognosi ancora severa che insorge in genere in soggetti con pregressa esposizione ad amianto, anche sporadica e modesta. Nel nostro Paese, nonostante la messa al bando dell’amianto dal 1992, continuano a essere registrati oltre 1.500 casi di mieloma maligno all’anno legati al lungo tempo di latenza peculiare di questa malattia. La sede più colpita è quella pleurica (91,5%), seguita da peritoneo (7,5%) e pericardio e testicolo (1%). I settori di attività economica che più si sono dimostrati a rischio per la salute sono: – costruzioni edili – costruzione/riparazione di rotabili ferroviari – industria metalmeccanica – zuccherifici/altre industrie alimentari – produzione manufatti in cemento/ amianto.

Il Comune di Rimini investe da anni su un programma di smaltimento di manufatti in amianto per tutelare il più possibile i propri cittadini con uno specifico bando che offre incentivi economici a fondo perduto ai soggetti privati che lo rimuovono e smaltiscono, tramite ditte specializzate. Per il 2018, è possibile fare domanda dal 3 aprile scorso.Si tratta di un provvedimento fa seguito a quelli avviati e conclusi negli scorsi anni durante il quale il Comune di Rimini ha investito risorse per circa 350 mila euro.

“Dal 2010 – è il commento di Anna Montini, assessore all’ambiente del Comune di Rimini – sono già state rimosse nel territorio comunale oltre 650 tonnellate di amianto. Un impegno costante, in coesione tra pubblico e privato, che ha portato in questo arco di tempo alla realizzazione di 548 interventi di bonifica da parte dei privati e a una rimozione complessiva in grado di ridurre sensibilmente i rischi per la salute. Questo nonostante Rimini sia già messa meglio rispetto ad altri territori. Quello dell’esposizione all’amianto è infatti un rischio per la salute anche a medio-lungo termine, con il manifestarsi di patologie anche in età più avanzata, come dimostrano i dati della Regione, per cui il 76% dei casi di mesotelioma maligno si manifestano dopo i 64 anni. Per questo terremo alta la guardia investendo risorse ed energie in un presidio che è insieme di difesa ambientale e di tutela della salute pubblica” .