Piacenza

Al via l’intervento di manutenzione dei monumenti equestri del Mochi sponsorizzato da Confindustria e Upa Federimpresa

PIACENZA – Inizierà martedì 18 settembre, l’intervento sui monumenti equestri ad Alessandro e Ranuccio Farnese che, grazie alla sponsorizzazione tecnica garantita da Confindustria Piacenza e Upa Federimpresa, potranno essere sottoposti alla manutenzione straordinaria indispensabile, ogni 4 o 5 anni, per evitare il degrado della superficie ad opera degli agenti atmosferici.

Il costo complessivo è di 15 mila euro, per un lavoro che si protrarrà sino alla fine di ottobre e sarà eseguito, sotto la direzione dell’architetto piacentino Silvia Giorni, dalla ditta Lorenzo Morigi di Bologna, cui le opere del Mochi erano state affidate anche nel 2013.

I due monumenti, simbolo della città, erano già stati oggetto di un attento restauro condotto con metodo scientifico.

Pur essendo buono il loro stato generale di conservazione, potranno ora ricevere il necessario, periodico trattamento di pulizia, lucidatura e protezione.

In particolare, le parti bronzee verranno sottoposte al lavaggio delle superfici con acqua di rete a 45°, con l’aiuto di spazzole morbide, nonché al successivo lavaggio con acqua deionizzata per rimuovere eventuali depositi calcarei. E’ quindi prevista la tamponatura con panni di cellulosa, leggermente inumiditi con acquaragia, per rimuovere il pulviscolo che ha aderito alla cera microcristallina, nonché la stesura di cere microcristalline (protettivo superficiale), in prima mano accuratamente lucidata con panni di lana e spazzole per fare aderire lo strato successivo dello stesso materiale. Nel caso in cui il protettivo profondo fosse in alcuni punti danneggiato. si provvederà alla rimozione circoscritta e all’integrazione delle aree ammalorate.

Per quanto riguarda la manutenzione delle parti in pietra, verrà effettuato il lavaggio delle superfici con acqua di rete delicatamente spazzolata, cui seguiranno impacchi localizzati con benzalconio cloruro, per rimuovere le patine organiche formatesi nei recessi più umidi. Sarà quindi applicato un prodotto a base di silice colloidale, in grado di consolidare la superficie granulosa e di sigillare le porosità della pietra, per migliorare la resistenza agli agenti atmosferici. Si procederà infine con la stesura di una nuova mano di antigraffiti, a base di cere e fluoropolimeri.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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