BOLOGNA – “La Regione sta costantemente monitorando la situazione del fabbisogno idrico della Val d’Enza. Ma, al momento, l’Enza ha una portata superiore al deflusso minimo vitale. Di conseguenza, non ci sono le ragioni per decretare lo stato di crisi e quindi autorizzare una deroga al deflusso minimo vitale per usi irrigui”
E’ la risposta di Paola Gazzolo, assessore regionale all’Ambiente e difesa del suolo all’appello rivolto alla Regione da Mattia Reggiani, presidente della associazione “Consorzi di miglioramento fondiario e irrigui della Val d’Enza”, secondo il quale occorrerebbe autorizzare un maggiore prelievo d’acqua.
“Vorrei anche chiarire- spiega Gazzolo- che non è stata fatta nessuna ordinanza di sospensione dei prelievi d’acqua”. E poi, conclude l’assessore regionale, “non dimentichiamo che abbiamo appena stanziato, sul bilancio regionale, 200mila euro in favore dell’Autorità di distretto del Po per condurre uno studio, che partirà entro l’anno, per definire gli interventi necessari ad affrontare le problematiche dell’Enza. E questo è esattamente quello che ci eravamo impegnati a fare, a riprova che la nostra attenzione, su questi temi, è e sarà sempre molto alta”
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