Reggio Emilia

Accordo Novamont – Iren per bioeconomia circolare

Primo passo dell’intesa quadro il progetto focalizzato alla realizzazione di un modello tecnico-economico di gestione degli imballaggi in bioplastica compostabile e degli scarti di pretrattamento della frazione organica all’interno degli impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio

NOVARA – REGGIO EMILIA – Novamont e Iren hanno siglato un accordo di collaborazione triennale nel campo dei sistemi integrati di raccolta dei rifiuti con l’obiettivo di ridurre alla fonte i rifiuti non riciclabili e dare piena attuazione agli obiettivi della bioeconomia circolare.

Le due aziende si impegnano allo sviluppo di progetti specifici per la gestione ottimizzata di manufatti e imballaggi compostabili, il loro recupero e valorizzazione insieme alla frazione organica dei rifiuti solidi negli impianti di trattamento Iren.

Accanto all’istituzione di un tavolo tecnico di lavoro finalizzato allo scambio bilaterale di informazioni, conoscenze ed esperienze, l’accordo prevede l’organizzazione di flussi dedicati (anche di natura sperimentale) di frazione organica con prodotti compostabili monouso provenienti da mercati, esercizi di ristorazione e grandi eventi.

Diversi i progetti inseriti nell’accordo, fra cui la realizzazione di un modello tecnico-economico di gestione efficiente e ambientalmente sostenibile degli scarti generati durante le fasi di pretrattamento della frazione organica all’interno degli impianti di digestione anaerobica e compostaggio, mediante tecnologie di selezione ottica, massimizzandone il recupero.
Di particolare importanza sarà anche la promozione di attività congiunte per diffondere l’utilizzo del compost, frutto del processo di riciclo della frazione organica, e valorizzare al meglio la cultura del compostaggio, in collaborazione con la Fondazione RE SOIL.
 
Secondo Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont, “In linea con il Green Deal, la bioeconomia circolare, che vede nel suolo il suo punto di partenza e di arrivo, è uno strumento essenziale per risolvere i problemi di inquinamento e di sfruttamento eccessivo delle risorse, imparando a fare di più con meno. In questa prospettiva, la partnership con Iren sarà strategica non solo per migliorare la gestione dei rifiuti, ma soprattutto per chiudere il ciclo del carbonio, rigenerare i suoli e decarbonizzare l’atmosfera, sperimentando soluzioni nuove in una logica di learning by doing”.
 
“L’accordo siglato con Novamont – dichiara il presidente di Iren Renato Boero – costituisce un esempio concreto di ricerca e innovazione applicate agli asset impiantistici di Gruppo, elementi fondamentali per raggiungere gli sfidanti obiettivi di sostenibilità ambientale ed economia circolare che Iren ha inserito nel proprio piano industriale al 2025. L’innovazione e l’attenzione rivolta all’economia circolare sono due aspetti distintivi della nostra visione e questa collaborazione con Novamont, attraverso la ricerca e la sperimentazione sul campo, valorizza ulteriormente il ruolo di Iren come attore strategico della Green Economy”.


Il gruppo Novamont è leader nella produzione di bioplastiche e nello sviluppo di biochemical e bioprodotti attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con più di 600 persone, ha chiuso il 2019 con un fatturato di circa 270 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (5% rispetto al fatturato, più del 20% delle persone dedicate); detiene circa 1.800 tra brevetti e domande di brevetto. Ha sede a Novara, stabilimenti produttivi a Terni, Bottrighe (RO) e Patrica (FR) e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Ha costituito una JV paritetica con Versalis (Eni) a Porto Torres (SS). È attivo all’estero con sedi in Germania, Francia e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles (Belgio). È presente attraverso propri distributori in oltre 40 Paesi in tutti i continenti. Nel 2020 Novamont ha ottenuto la certificazione B Corporation, entrando così a far parte del movimento globale delle B Corp, che sta riscrivendo il modo di fare impresa nel mondo. Consapevole di quanto si possa ancora fare per promuovere un modello economico realmente sostenibile ed inclusivo, ha inoltre deciso di rendere il proprio impegno vincolante, modificando il proprio statuto societario e diventando legalmente una Società Benefit.
 
Iren, una delle più importanti e dinamiche multiutility del panorama italiano, opera nei settori dell’energia elettrica, del gas, dell’energia termica per teleriscaldamento, della gestione dei servizi idrici integrati, dei servizi ambientali e dei servizi tecnologici. L’azienda ha recentemente formulato una nuova strategia di crescita, superando il concetto tradizionale di circular economy per introdurre quello di multicircle economy: tale visione, fortemente sostenibile nel lungo periodo, enfatizza la natura multi-business della multiutility, nella quale le differenti attività condividono il valore dell’utilizzo responsabile delle risorse. Il Gruppo eroga i propri servizi in un bacino multiregionale con oltre 8.000 dipendenti e ha un portafoglio di circa 1,9 milioni di clienti nel settore energetico, circa 2,8 milioni di abitanti serviti nel ciclo idrico integrato e oltre 3 milioni di abitanti nel ciclo ambientale. È primo operatore nazionale nel settore del teleriscaldamento per energia termica commercializzata, terzo nel settore idrico per metri cubi gestiti e nei servizi ambientali per quantità di rifiuti trattati, quinto nel settore gas per vendita a clienti finali, quinto nell’energia elettrica per elettricità venduta.
Il Gruppo è un produttore energetico eco-friendly per circa il 76% della propria produzione.
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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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