Accessi a Cra e diurni, “Obiettivo: garantire più equità”

48

Assessora Pinelli: “Modifiche al regolamento per bilanciare aspetto economico e bisogni assistenziali”. Il Consiglio comunale approva la delibera con i voti di maggioranza e M5s

MODENA – “Fermo restando che nei posti accreditati delle Case residenze anziani accedono solo persone non autosufficienti e non gestibili a domicilio, si rende necessario bilanciare la pesatura dei punteggi relativi ai criteri che determinano l’ingresso per garantire la maggiore equità negli accessi. L’obiettivo, in particolare, è evitare che dai posti accreditati restino escluse persone prive di risorse economiche che non possono permettersi di accedere a un posto sul libero mercato nemmeno per brevi periodi, a vantaggio di altre che invece potrebbero farlo”.

Lo ha spiegato l’assessora Roberta Pinelli illustrando in Consiglio comunale giovedì 11 febbraio la proposta di modifica del “Regolamento comunale per l’accesso alle Case residenze e ai Centri diurni per anziani e criteri di pagamento per concorrere al servizio”. La proposta è stata approvata con i voti a favore di Pd, Sinistra per Modena, Verdi, Modena Civica e il Movimento 5 stelle; contraria Forza Italia; astenuti Lega Modena e Fratelli d’Italia-Popolo della famiglia.

L’accesso a case residenza e centri diurni per anziani prevede un percorso di valutazione dei bisogni e del contesto sociosanitario e relazionale, della persona a cura dell’assistente sociale e del personale medico ed infermieristico. Per attivare il percorso di valutazione l’utente deve rivolgersi al Servizio Sociale Territoriale, presso il Polo territoriale di residenza. A partire dall’analisi condivisa di bisogni e risorse dell’anziano e del suo contesto è elaborato il progetto personalizzato di vita e di cura che può prevedere l’attivazione di diversi servizi, fra cui anche l’inserimento in casa residenza o centro diurno.

La Cra è una struttura sociosanitaria residenziale destinata ad accogliere anziani non autosufficienti non assistibili nel proprio ambito familiare. L’obiettivo è il mantenimento delle autonomie residue e il recupero delle capacità fisiche, mentali e relazionali della persona anziana, grazie alla presenza di personale specializzato che garantisce assistenza nelle attività quotidiane, assistenza medica di base, prestazioni infermieristiche e riabilitative.

Si possono distinguere diverse tipologie di accoglienza in Cra in base alle finalità del ricovero: accoglienza di lungo periodo o permanente, che individua la casa residenza come luogo di vita stabile per l’anziano; accoglienza temporanea di sollievo per garantire alla famiglia un periodo di riposo dai compiti di cura; accoglienza temporanea in situazioni d’urgenza per garantire all’anziano continuità di cura anche a seguito di dimissioni protette ospedaliere o accadimenti imprevisti.

Per elaborare la graduatoria d’ingresso vengono valutati tre criteri: la necessità di assistenza e tutela sociosanitaria dell’anziano, che con le modifiche introdotte vede il punteggio massimo passare da 60 a 50; le risorse della rete familiare in termini di disponibilità affettiva, relazionale e di vincoli a cui è attribuibile un punteggio massimo che passa da 25 a 15; la condizione economica calcolata con un criterio di proporzionalità inversa in base all’Isee socio-sanitario residenze, che incide per un punteggio massimo che sale da 15 a 35. Inoltre, non è più obbligatoria la presentazione della dichiarazione Isee (in assenza non viene assegnato punteggio).

“Le modifiche – ha osservato Pinelli – costituiscono un ulteriore aggiustamento dopo un periodo di osservazione in cui abbiamo verificato i cambiamenti già introdotti per tutelare situazioni di bisogni sanitari complessi che trovavano risposta solo nei posti accreditati. Pensavamo anche che sarebbe stato possibile differenziare la tariffa a carico dell’ospite (di base 50 euro); il tetto aggiuntivo imputabile all’utente è stato però fissato dalle norme regionali ad un massimo del 10 per cento della tariffa. Di pari passo, con l’unica eccezione di alcune situazioni di gravissima disabilità acquisita accolte solo nel nucleo dedicato al Giucciardini, ormai tutte le Cra sono in grado di gestire anche su posti privati situazioni complesse, grazie anche al lavoro svolto con il dipartimento di Cure primarie. Dunque, i tempi sono maturi per questo ulteriore aggiustamento che contribuisce a garantire equità nel mix dell’offerta di posti accreditati e privati”.

Altro effetto atteso sarà la diminuzione di ingressi in urgenza, a cui i servizi dovevano più spesso ricorrere in presenza di persone non autosufficienti prive di risorse economiche e parentali che non possono essere curate a domicilio.

Le modifiche approvate hanno carattere sperimentale al fine di verificare gli effetti sulle graduatorie di accesso dei prossimi mesi; sono applicabili dalla graduatoria del mese di giugno 2021 e le domande già in graduatoria verranno automaticamente ricollocate nella successiva, previo ricalcolo dei punteggi.