A Palazzo Gotico, tra gli antichi sarcofagi, l’Egitto si svela tra astronomia, culti funerari, suggestioni musicali e cultura

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Tutte le conferenze e il concerto conclusivo in programma

locandina incontri corretta

PIACENZA – Si intitola “La ricerca incontra l’Arte – Dialoghi e Musica ad Egitto Svelato”, la rassegna culturale promossa dagli assessorati alla Cultura e alle Politiche Giovanili, Università e Ricerca del Comune di Piacenza in collaborazione con l’Istituto europeo del Restauro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Politecnico di Milano, Conservatorio Nicolini, Università degli Studi di Pavia, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino e tutte le realtà coinvolte. Per l’occasione, nell’ultimo mese di apertura della mostra dedicata agli antichi, preziosi sarcofagi di Deir el- Bahari viene riservata una promozione speciale agli studenti universitari: ingresso agevolato al costo di 7 euro anziché 10.

Per loro, così come per tutti i cittadini interessati, conservando il tagliando di ingresso acquistato a partire dal 6 febbraio, sarà possibile accedere nuovamente al salone monumentale di Palazzo Gotico – sede espositiva che sino al 26 febbraio consente di ammirare da vicino la ricchezza e la complessità della civiltà egizia, nonché il lavoro specializzato e altamente qualificato di ricerca e restauro dei sarcofagi – in occasione degli eventi di approfondimento che si susseguiranno nei prossimi giorni. Per qualsiasi chiarimento o ulteriore informazione si può fare riferimento alla biglietteria della mostra.

Se l’appuntamento inaugurale si è tenuto la settimana scorsa, con l’intervento del curatore della Sezione Egizia del Museo civico di Crema Christian Orsenigo, già nel pomeriggio di  martedì 7 febbraio alle 18, protagonista del nuovo ciclo di incontri sarà Jean François Charnier, curatore e direttore scientifico del patrimonio generale nazionale del Louvre di Abu Dhabi, che dialogherà con il presidente dell’Istituto europeo del Restauro Teodoro Auricchio su un tema di grande suggestione: “Il Museo universale”.

Dalla conservazione dei beni che costituiscono un vero e proprio patrimonio dell’umanità, agli interrogativi e ai misteri scientifici che l’antico Egitto evoca tuttora nell’immaginario collettivo: giovedì 9 febbraio, alle 18, il professor Giulio Magli, docente di Matematica del Politecnico di Milano, accompagnerà il pubblico in un viaggio attraverso “L’età delle grandi piramidi, tra architettura e astronomia”. Venerdì 10, alle 17.30, il salone monumentale di Palazzo Gotico accoglierà invece la direttirce del Civico Museo Archeologico di Bergamo Stefania Casini, cui sarà affidato il racconto di “Notizie da un lontano passato. Il sacerdote Ankekhonsu e la sua dimora eterna”.

Martedì 14 alle 17.30, la professoressa Anna Gianfreda, associato di Diritto ecclesiastico e canonico presso la Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, affronterà uno degli ambiti forse più studiati nella storia dell’antico Egitto ma al tempo stesso capaci di suscitare costanti, soprendenti scoperte: il culto dei defunti, dei riti funebri e delle sepolture, ripercorrendo le norme religiose e civili che regolavano queste pratiche tra tradizione e innovazione. Giovedì 16, alle 17.30, saranno invece la curatrice del Museo di Archeologia dell’Università degli Studi di Pavia Anna Magrassi Matricardi e la restauratrice Chiara Argentino ad approfondire un caso di studio particolarmente significativo: “Eduard Ruppell e il restauro del Mummy Cover” del sistema museale d’ateneo di Pavia.

Ci si sposterà alla Biblioteca Passerini Landi sabato 25 febbraio, quando il salone monumentale di via Carducci ospiterà, alle 17, la conferenza “La description de l’Egypte”, affidando a Elisa Fiore Marochetti, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Torino, l’illustrazione del fondamento per gli studi di egittologia prima dell’800.
Conclusione in musica domenica 26, alle 17, con le più celebri arie verdiane riproposte da docenti e allievi del Conservatorio Nicolini insieme a un’ospite d’eccezione – il mezzosoprano Anna Maria Chiuri – nel finissage da “Celeste Aida”, con l’introduzione storica del professor Paolo A. Rossini e l’analisi della drammaturgia a cura del professor Roberto Recchia. Si potranno ascoltare, tra gli iconici reperti in mostra a Palazzo Gotico, “Celeste Aida” intonata dal tenore Kim Donghyun, il duetto dal 4° atto “L’aborrita rivale..” riproposto dalle voci di Anna Maria Chiuri e del tenore Marco Berti, per terminare con “Gloria all’Egitto e Marcia Trionfale” per coro e trombe. Al pianoforte, il Maestro Corrado Casati. Infine, il docente di pianoforte del Conservatorio Nicolini Marcello Mazzoni eseguirà la Parafrasi su Aida di Franz Liszt.