8 settembre “A NAKED LOVE – L’amore a nudo”

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Attori e attrici nudi in scena a Bologna

BOLOGNA – Giovedi 8 settembre torna a Bologna il provocatorio spettacolo teatrale “A NAKED LOVE – L’amore a nudo”.

ILLUSTRAZIONE DEL PROGETTO
A NAKED LOVE è un opera teatrale per adulti.
Si compone di dieci quadri.
Dieci racconti staccati e indipendenti l’uno dall’altro.
Dieci modi differenti di parlare del rapporto uomo-donna e della situazione femminile ai giorni d’oggi.
Si parla del concetto di sensualità, per cercare di capire cosa lega il corpo alla sessualità e la sessualità al concetto più grande e astratto di “Amore”.
I DIECI racconti che compongono lo spettacolo sono pertanto legati da questi due fragilissimi fili conduttori: “AMORE” e “CORPO.

In A NAKED LOVE c’è il corpo umano, la sua forma, i suoi pensieri.
C’è la capacità (o incapacità) di usarlo, esaltarlo, bistrattarlo, reinterpretarlo, sfruttarlo…
In A NAKED LOVE c’è l’Amore! Non solo quello di coppia ma anche quello verso sé stessi, quello che ci rende fragili e vulnerabili, quello di una madre, quello delle partenze e quello del non ritorno, quello del prendersi cura, quello che diventa quotidianità e routine…

OBIETTIVI E TEMATICHE
Obiettivo del progetto è condurre lo spettatore ad una riflessione su alcune tematiche e incoerenze del nostro tempo.
In alcuni capitoli si affrontano le difficoltà femminili/femministe dei giorni nostri. (“io e il mio corpo” – “l’uomo di pasta e fagioli”)
In altri si porta il pubblico a riflettere sul rapporto di coppia e sulla propria sessualità. (“sintesi di una storia d’amore” – “il senso del tocco” – “cos’è l’amore” – “cecità”)
Un lungo capitolo è dedicato all’amore omosessuale. (“il mio amore è diverso”)
In altri capitoli si scherza e si sorride. (“filastrocca del seno” – “seducilo” – “cosa amo di lei”)

I DIECI CAPITOLI DELL’OPERA
Introduzione. COS’E’ L’AMORE
Definire l’Amore è difficile. Impossibile delinearlo e rinchiuderlo dentro una semplice etichetta. In questo “Monologo corale” sei personaggi diversissimi tra loro cercano di dare la loro particolare definizione del concetto di “AMARE”.
Capitolo 1. FILASTROCCA DEL SENO PERFETTO
Una breve e allegra poesia/filastrocca sulla ricerca del seno perfetto passando in rassegna tutte le tipologie di seni esistenti.
Capitolo 2. IO E IL MIO CORPO
Una donna davanti allo specchio in un atto di coraggio decide di non nascondersi dentro a dei vestiti.
In un monologo che diventa via via più intenso la donna cerca di capire cosa le serve davvero indossare (o cosa NON le serve indossare) per essere sé stessa.
Capitolo 3. SINTESI DI UNA STORIA D’AMORE
Una storia d’amore dall’inizio alla fine raccontata in dieci minuti.
Dal primo incontro al primo bacio, al matrimonio, alla gravidanza, ai momenti belli e quelli brutti fino alla fine dell’Amore.
Una “storia Matrioska”: una storia che racchiude al suo interno QUINDICI sotto storie. Raccontate in dieci minuti.
Capitolo 4. IL SENSO DEL TOCCO
Una donna, di fronte al suo uomo, cerca di capire che senso abbia toccare il corpo del partner.

Capitolo 5. SEDUCILO
Una breve canzone semiseria in chiave sexy-blues (stile Jessica Rabbit) in cui una donna che conosce bene il mondo e l’universo maschile elargisce consigli su come vadano trattati gli uomini perché “cadano ai piedi delle donne”.
Capitolo 6. COSA VUOL DIRE “TI AMO”?
Un uomo è spronato dalla compagna di una vita a dare un senso a quel “ti amo” uscito dalla sua bocca forse con troppa superficialità.
La richiesta della donna lo costringe a riflettere sul senso delle parole e dei gesti.
Capitolo 7. IL MIO AMORE È DIVERSO – UN AMORE DIVERSAMENTE UGUALE
Nei due angoli del palco due storie d’amore raccontate in parallelo.
Stessi sentimenti e spesso stesse parole.
Da una parte un amore uomo-donna, dall’altra parte un amore donna- donna. Il doppio monologo, che in parte si rifà al SignorG di Giorgio Gaber, via via accompagna lo spettatore dentro le differenti difficoltà delle due “uguali-ma-diverse” storie d’Amore.
Capitolo 8. CECITA’
Una coppia, nella propria intimità, decide di fare un esperimento: bendarsi gli occhi e lasciare spazio agli altri sensi.
Capitolo 9. COSA MI PIACE DI LEI
Da un lato il poeta sognatore, dall’altro il rozzo e volgare e materialista.
In un testo serrato e concatenato (che finisce per divenire comico) due uomini diversissimi tra loro ci raccontano cosa amano in una donna.
Capitolo 10. L’UOMO DI PASTA E FAGIOLI
In questo intenso e crudo monologo che chiude lo spettacolo una donna sola sul palco ci fa rivivere il proprio stupro attraverso il suo racconto, i suoi pensieri, le sue reazioni.
Volutamente ispirato al capolavoro di Franca Rame.

La veste è il fogliame dell’uomo che copre la nudità del suo respiro.
(Alda Merini)