1983 Butterfly, da Cronenberg alla scena (26-28 novembre) a Bologna

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Sesso e spionaggio nell’incredibile storia vera dell’amore tra un francese e un cinese creduto donna, nella Pechino degli anni 60

BOLOGNA – È uno di qui casi in cui la realtà supera la fantasia: per ben 20 anni un impiegato dell’ambasciata francese a Pechino vive un’appassionata storia d’amore e sesso con un giovane cinese che ha sempre creduto essere una donna. Una storia vera, dove il sentimento si intreccia con i sospetti di spionaggio, e che dall’Oriente finisce in un tribunale parigino nei primi anni 80. Approdata al cinema nel film di David Cronenberg “M. Butterfly” con Jeremy Irons, l’incredibile vicenda arriva in teatro, anche con la collaborazione dello stesso protagonista Bernard Boursicot che ha contribuito con i suoi ricordi alla drammaturgia: “1983 Butterfly”, scritto e diretto da Giorgia Cerruti per la Piccola Compagnia della Magnolia, è in programma a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; www.teatridivita.it), dal 16 al 28 novembre (venerdì ore 21, sabato ore 20, domenica ore 17).  Domenica 28 dalle ore 10.30 il teatro sarà aperto per il film “Parsifal” di Marco Filiberti, seguito dal classico brunch della domenica.

“1983 Butterfly” che vede in scena la stessa Giorgia Cerruti con Davide Giglio, è coprodotto con il Festival delle Colline Torinesi, ed è inserito nella stagione “Fuori, casa” di Teatri di Vita, realizzata in convenzione con il Comune di Bologna e con il contributo della Regione Emilia Romagna.

L’impiegato dell’ambasciata francese a Pechino vive per 20 anni un’intensa e appassionata storia d’amore con un uomo credendolo una donna. Identità di genere, amore, politica, spionaggio, rapporto Oriente-Occidente si intrecciano in una storia incredibile eppure vera, al centro di un clamoroso caso giudiziario che ha ispirato il film di David Cronenberg “M. Butterfly” con Jeremy Irons. Nello spettacolo della Piccola Compagnia della Magnolia, che fa parte del “Progetto Bio_Grafie”, la cronaca vera richiama accidentalmente anche la “Butterfly” pucciniana, e soprattutto rimanda a un’intensa interrogazione sul desiderio e sull’amore, costellati di trabocchetti, menzogne, dissimulazione, e in definitiva gioco teatrale. Perché poi tutto parte dal teatro e dalla rappresentazione.

Nel 1964, a soli 20 anni, il francese Bernard Boursicot è assegnato all’ambasciata francese in Cina. Lì conosce poco dopo Shi Pei Pu, 26enne cantante dell’Opera di Pechino, conosciuto durante una rappresentazione della “Butterfly”. Il cinese gi rivela di essere in realtà una donna, costretta nei panni maschili per volere della madre che voleva un maschio. I loro incontri sessuali si svolgono sempre al buio, per ben 20 anni, durante i quali Boursicot è convinto di amare una donna. Nel 1983, in Francia, i due vengono arrestati per spionaggio, e in carcere il francese scopre che l’altro è un uomo, cosa che provoca un tentativo di suicidio. I due vengono condannati a 6 anni. Shi Pei Pu morirà nel 2009 continuando a dichiarare a Bernard il suo amore, mentre quest’ultimo vive ancora oggi in una casa di riposo, e ha attivamente collaborato con la Piccola Compagnia della Magnolia nella stesura del testo.

Un soggetto straordinario che innesca temi potenti e contemporanei, raccontato immergendosi nell’ambiguità e nella finzione. È la seducente parabola di un uomo che “ha amato per vent’anni una donna creata da un uomo”.

La Piccola Compagnia della Magnolia è stata creata nel 2004 da Giorgia Cerruti (formatasi al Théâtre de l’Epée alla Cartoucherie di Parigi) e Davide Giglio, che hanno realizzato fino a oggi numerosi spettacoli, distribuiti in Italia e all’estero in festival e stagioni internazionali, passando dall’incontro con grandi personaggi del teatro (Amleto, Otello, Tito, gli Atridi),  all’approfondimento di figure emblematiche della storia, da Zelda Fitzgerald a Nureyev. Accanto al lavoro di creazione, la compagnia si occupa anche di pedagogia con stages per attori e campus di alta formazione con maestri della scena internazionale.