L’evento, organizzato dall’associazione Radiorevolution e dal corso di Giornalismo e Cultura Editoriale grazie al contributo dell’Università di Parma e al patrocinio del Comune di Parma, inizierà alle 9 e si concluderà alle 18 ed è aperto agli studenti e a tutta la cittadinanza.
In mattinata ci si concentrerà su cultura e cronaca odierne, in due conferenze tenute da Luca Sommi (giornalista, autore televisivo e professore dell’Università di Parma), Peter Gomez (direttore de ilfattoquotidiano.it), Tobias Jones (giornalista, collaboratore di Internazionale e corrispondente di The Guardian) e Luca Ponzi (giornalista e scrittore, redazione RAI Emilia Romagna). Ad interagire con i relatori, due studenti del corso di Giornalismo e Cultura Editoriale: Yara Al Zaitr e Pasquale Ancona.
Nel pomeriggio ci si interrogherà sul futuro di questo mestiere, in un dibattito che vedrà da una parte Gabriele Balestrazzi e Paolo Ferrandi, giornalisti e professori del corso di Giornalismo e Cultura Editoriale, e dall’altra esperti quali Riccardo Bocca (giornalista, saggista e conduttore, già caporedattore de l’Espresso e vicedirettore di Sky Tg24), Daniela Preziosi (giornalista e inviata parlamentare, lavora per il manifesto, è autrice e conduttrice), Serena Bersani (giornalista e scrittrice, presidente dell’Associazione Stampa dell’Emilia Romagna, associazione Gi.U.Li.A – GIornaliste Unite LIbere Autonome) e Claudio Rinaldi (giornalista e Direttore della Gazzetta di Parma).
Obiettivo della giornata è quella di scoprire, da chi lo vive sulla propria pelle, il complicato mondo del giornalismo, che è cambiato e continua a cambiare molto velocemente. Nuove tecnologie di comunicazione e modelli socio-economici rendono difficile immaginare con precisione le caratteristiche che avrà in futuro. Si possono individuare trend e possibili evoluzioni, ma molte questioni rimangono aperte. Si affermeranno regole deontologiche nell’informazione online? Avremo un giornalismo più partecipato o più professionalizzato? Sarà iperglobalizzato o tornerà a contare la dimensione territoriale? L’informazione sarà più generalista o più personalizzata? E come si finanzierà? Che tipo di modelli editoriali si diffonderanno? Queste e altre questioni saranno discusse e approfondite nel convegno per comprendere non solo se in futuro avremo maggiore o minore libertà di informazione ma anche che scopo, che funzione o che importanza rivestirà il giornalismo nella società di domani. Esperti e professionisti affermati del settore offriranno una panoramica sulle prospettive dell’informazione, confrontandosi con quegli studenti e quei giovani che domani dovranno raccoglierne l’eredità, nonché con i loro professori che hanno il compito di “insegnare” questa difficile professione.
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